Categorie: Città di Castello Cronaca

Omicidio dell’ 8 marzo / Prima l’ha colpita con una mensola e poi l’ha sgozzata

Sara Minciaroni

Poco meno di due euro. Tanto è costata la scelta di comprare il taglierino con cui Danut Barbu ha tagliato la gola della ventottenne Ofelia Bontoiu.

Contraddizioni. Lo ha ammesso l’assassino, contraddicendo quanto aveva detto poche ore prima durante il primo sommario interrogatorio. Un particolare non di poco conto che potrebbe costargli l’accusa di premeditazione, anche se il killer della giovane donna rumena ha spiegato di averlo comprato nella ferramenta, poco lontana dall’albergo teatro della tragedia, per suicidarsi. Gesto che ha tentato di mettere in atto, ma soltanto dopo aver tagliato la gola della fidanzata che non voleva più partire con lui per l’Inghilterra e dalla quale, ha spiegato, si sentiva preso in giro.

PERUGIA, ORRORE INSANGUINA LA FESTA DELLA DONNA / LA UCCIDE A COLTELLATE E LA FILMA/AGGIORNAMENTI

Resta in carcere. E il gip di Perugia Alberto Avenoso, questa mattina ha convalidato l’arresto, eseguito dai carabinieri. Per il giovane è stata anche disposta la custodia cautelare in carcere.  La decisione è stata presa dal giudice al termine dell’interrogatorio svolto oggi nella casa di reclusione del capoluogo umbro. Danut è ormai un reo confesso, ha ammesso di essere stato lui ad uccidere Ofelia, ora bisognerà vedere se la difesa deciderà di optare per il rito abbreviato, puntando almeno allo sconto di pena previsto per questo procedimento.

OFELIA, SGOZZATA L’8 MARZO DALL’UOMO CHE DICEVA DI AMARLA – AGGIORNAMENTI

Ofelia non voleva morire. Ma nelle sue dichiarazioni molte cose non tornano, avrebbe dichiarato che era stata Ofelia a chiedergli di “farla finita”, insieme. E allora perchè l’avrebbe dovuta colpire alla testa con quella mensola di legno sradicata dal muro? Ofelia non voleva morire, ne sono certi i familiari. Ofelia aveva scelto di non partire con quell’uomo che diceva di amarla e ha pagato con la sua giovane vita. E nelle scritte che l’assassino ha lasciato sulla parete sopra il letto, scritte fatte con il sangue, il riferimento è proprio alla famiglia della vittima. 

OMICIDIO DELL’ 8 MARZO / L’ASSASSINO VERGA SUL MURO “FAMIGLIA” COL SANGUE