Le indagini procedono anche per concorso in omicidio volontario premeditato, occultamento o soppressione di cadavere insieme al fratello Maurizio
Roberto Lo Giudice, arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di omicidio volontario della moglie Barbara Corvi, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia in carcere.
Giovedì mattina, infatti, l’uomo è comparso davanti al gip di Terni, Simona Tordelli.
Omicidio Barbara Corvi, indagato a piede libero anche il fratello dell’uomo
Secondo quanto riportato dall’Ansa, Lo Giudice vedrà nei prossimi giorni il Procuratore Capo, Alberto Liguori.
Delitto Barbara Corvi, arrestato il marito Roberto Lo Giudice “Il tradimento doveva essere lavato col sangue”
L’uomo è accusato di concorso in omicidio volontario premeditato, occultamento o soppressione di cadavere insieme al fratello Maurizio, indagato a piede libero.
Nuovo incontro col Procuratore
Sempre secondo quanto riferito dall’Ansa, l’avvocato di Lo Giudice, Giorgio Colangeli, (difensore insieme al collega Cristiano Conte) ha annunciato che l’arrestato vuole collaborare con gli investigatori. Per questo, appunto, tra una decina di giorni dovrebbe esserci l’incontro con Procuratore Capo, Alberto Liguori.
Omicidio Barbara Corvi, corpo forse sciolto nell’acido
Barbara Corvi, giovane mamma di due figli, scomparve nel nulla il pomeriggio del 27 ottobre 2009 dalla sua abitazione di Montecampano, frazione del Comune di Amelia. Da quel giorno, di lei non si ebbe più notizia. Aveva 35 anni e viveva da separata in casa – era poi emerso – con il marito. Che a distanza di 12 anni è stato arrestato con l’accusa di omicidio. Il suo corpo, è il timore degli inquirenti avallato da una intercettazione ambientale, potrebbe essere stato sciolto nell’acido.
Il marito della 35enne, Roberto Lo Giudice, secondo gli inquirenti avrebbe ucciso e fatto sparire la donna insieme al fratello Maurizio Lo Giudice per motivi sia passionali che economici. Barbara Corvi avrebbe infatti confessato una relazione extraconiugale al marito poco prima di sparire. “Il tradimento doveva essere lavato con il sangue” ha spiegato il procuratore capo di Terni durante la conferenza stampa dopo l’arresto.