Omessa custodia armi, Tar: fucile fuori dall'armadietto non sempre è reato

Omessa custodia armi, Tar: fucile fuori dall’armadietto non sempre è reato

Massimo Sbardella

Omessa custodia armi, Tar: fucile fuori dall’armadietto non sempre è reato

Ven, 03/03/2023 - 16:23

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La sentenza del Tar del Piemonte che revoca la sanzione prefettizia e gli altri casi di cacciatori puniti

Le armi da caccia sono da considerarsi correttamente custodite anche se detenute in ambienti a cui il cacciatore (o comunque il proprietario possessore di porto d’armi) sia l’unico a poter accedere. E’ quanto recentemente ribadito dal Tar del Piemonte (con sentenza N. 00160/2020 REG.RIC.) con cui ha accolto il ricorso di un agricoltore cacciatore che chiedeva l’annullamento del decreto del prefetto di divieto del possesso di armi.

Durante un controllo nella sua abitazione i carabinieri avevano infatti verificato che tutte le sue armi erano detenute in soffitta, in un armadietto chiuso a chiave, ad eccezione di una carabina monocanna trovata in una stanza del piano inferiore. L’agricoltore aveva spiegato di averla lasciata lì per la manutenzione, sostenendo che gli unici conviventi, la nonna e la zia, non avevano accesso a quella stanza.

Il Tar ha ricordato che l’uomo è incensurato e che non ha mai tenuto una condotta pericolosa, come del resto le due donne che vivono con lui. Quindi in quell’abitazione non vivono soggetti fragili o comunque a rischio, la cui presenza richieda, evidenzia il Tar, cautele specifiche.

Ma soprattutto, il Tar ha rilevato che l’uomo era l’unico a possedere la chiave di accesso allo stanzino dove sono stati ritenuti carabine e cartucce. Una situazione “palese”, scrivo i giudici, lamentando quindi l’immotivato ritiro di armi e licenze. Provvedimenti che stanno finendo numerosi, impugnati, innanzi al Tar.

Una sentenza relativa un caso che, con poche differenze, si presenta molto spesso, soprattutto nelle zone agricole. Recentemente un cacciatore agricoltore, in Umbria, si è visto sequestrare il fucile da caccia per un caso simile. L’arma è stata infatti trovata dalle forze dell’ordine in una stanza, non all’interno di un armadietto chiuso, nella sua azienda agricola. L’agricoltore si è difeso rilevando come, non avendo oltretutto dipendenti, a quel locale dell’azienda poteva avere accesso solo lui.

E casi analoghi vengono segnalati in varie parti d’Italia. Con la possibilità, dunque, di vedersi annullare la sanzione da parte del Tar. Ma dopo anni di costose battaglie legali. Oltre al fatto che comunque, quando si detengono le armi, è sempre bene essere molto prudenti.

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