“Il futuro dell’Officina manutenzione ciclica di Foligno si costruisce attorno a due certezze: quella di rappresentare il centro di più alta qualità a livello nazionale nel settore e quella che deriva dagli investimenti in corso, attivati dall’accordo di programma fra Ministero delle infrastrutture e trasporti e Ferrovie, dal decreto Sblocca Italia e dalla legge di stabilità”. Lo ha sottolineato il vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Riccardo Nencini, intervenendo oggi all’incontro con i dipendenti e le rappresentanze sindacali delle ex Officine Grandi Riparazioni di Foligno, al quale hanno partecipato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Silvano Rometti, il sindaco di Foligno Nando Mismetti, gli assessori comunali di Foligno Belmonte e Patriarchi, i sindaci di Trevi, Sperandio, di Spello, Landrini, e di Valtopina, Cosimetti. Per Trenitalia era presente l’amministratore delegato, Vincenzo Soprano, il direttore della Direzione tecnica Marco Caposciutti e il capoimpianto della Omc Antonio Bernardini.
“Il Governo – ha detto Nencini – sta operando per il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie, sia dell’alta velocità che regionali. Per il trasporto pubblico locale si punta a una sempre maggiore integrazione fra modalità ferro e gomma nelle città. È infatti il trasporto ferroviario – ha rilevato – quello che avrà un peso sempre più importante per i collegamenti, come ci indica anche l’Unione Europea. Allo stesso tempo si sta lavorando sul fronte delle regole, come ad esempio si sta facendo con il Codice degli appalti in fase di riscrittura per un miglior sostegno alle imprese italiane. Anche questo giocherà a vantaggio delle Officine folignati e del futuro del trasporto ferroviario, che avrà un destino durevole: è questo l’orientamento dell’Unione Europea e del Governo italiano”.
L’assessore regionale Silvano Rometti ha ricordato come “nel confronto serrato che la Regione ha con Trenitalia per il rinnovo del contratto di servizio e che è già approdato a una preintesa, abbiamo posto grande attenzione alle ricadute delle scelte sia sul servizio e sui lavoratori. A Trenitalia – ha aggiunto – abbiamo sottoposto in particolare la questione dello sviluppo della Officina manutenzione ciclica e la necessità che siano di nuovo svolte a Foligno quelle attività, quali la gestione del materiale rotabile, ora spostate ad Ancona”. Rometti, che ha sottolineato anche le particolari difficoltà finanziarie in cui versa il settore del trasporto pubblico locale, ha richiamato l’attenzione su un altro dei nodi cruciali da superare per migliorare i collegamenti ferroviari dell’Umbria: “Sono improcrastinabili – ha detto – gli interventi per l’ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie, in particolare sul tratto Spoleto – Terni: è la condizione indispensabile, come abbiamo ribadito negli incontri con il Governo, per garantire un servizio efficiente e adeguato da e per l’Umbria”.
“L’Umbria, a differenza di altre Regioni – ha detto l’amministratore delegato di Trenitalia Vincenzo Soprano, analizzando gli scenari dell’alta velocità e del trasporto locale ferroviario – è una Regione eccellente, che ha ridotto al minimo i tagli sui servizi, che fa investimenti e rispetta i tempi di pagamento”. Per quanto riguarda l’Officina manutenzione ciclica ha rassicurato: “Sulla manutenzione siamo competitivi e siamo pronti ad affrontare le criticità: i livelli occupazionali devono essere stabili, anzi dobbiamo pensare all’ingresso di nuove competenze per garantire un percorso di crescita: la manutenzione è infatti un’arma competitiva importante sia per vincere le gare di appalti di servizi sia per attrarre nuovi passeggeri. Mettiamo in campo competenze, tecnologia, processi, innovazione ma anche su capacità di stare sui mercati e non abbiamo paura della competizione – ha concluso – anche perché alle spalle abbiamo una grande storia che ci consente di guardare con fiducia alle prospettive di sviluppo”.
A rappresentare le richieste dei dipendenti e delle rappresentanze sindacali è stato Fabio Ciancabilla, che nel rimarcare il sostegno ai processi di efficientamento delle Officine, ha chiesto garanzie e interventi ai vari livelli per evitare il rischio di un ridimensionamento legato al mancato turn over e affinché le Ogr rimangano prioritarie nel quadro nazionale.
Sul ruolo passato e futuro delle Officine si è soffermato il sindaco di Foligno, Nando Mismetti: la città – ha detto – è sempre stata ferroviaria, tante generazioni anche da fuori regione hanno trovato nelle Ogr e nei servizi ferroviari lavoro e prospettive: in questa storia è scritto anche il futuro di Foligno e di tutta l’Umbria. Foligno è il nodo dei collegamenti ferroviari della regione, ha anche ricordato evidenziando il bisogno di sviluppare i collegamenti soprattutto verso Firenze con la velocizzazione della tratta a beneficio degli scambi dell’intera regione.
L’ingegner Bernardini, capoimpianto della Ocm, ha fornito alcuni dati a conferma dell’importanza dell’Officina aperta nel 1911, in cui oggi lavorano 411 persone cui si aggiungono 45 addetti di ditte sterne operanti in servizi di supporto alla produzione. “Abbiamo competenze e Know how per intervenire in ogni parte della locomotiva”, ha rilevato. Allo stabilimento di Foligno, il maggiore dei nove della rete di manutenzione ciclica di Trenitalia, fanno riferimento circa mille locomotive elettriche, dalle locomotive tradizionali (E444) a quelle ad azionamento elettronico e motori trifasi tra cui le 688 locomotive E464 oggi in circolazione. Ogni anno viene fatta la manutenzione su circa 90 locomotive, per un valore stimato fra manodopera e materiali di 55 milioni l’anno.
“La manutenzione è un settore strategico per l’azienda, sui cui ha un peso di 1200 milioni l’anno – ha detto il direttore della Direzione Tecnica di Trenitalia Caposciutti – È per noi fondamentale mantenere questo sistema, svilupparlo e renderlo il più efficiente possibile per essere competitivi rispetto all’esterno, specializzandoci sempre più e lavorando anche per clienti esterni, razionalizzando dove è necessario. Vogliamo mantenerlo – ha aggiunto – con investimenti alla parte strutturale e nelle attrezzature, ma vogliamo mantenere anche le risorse umane, assicurando il turn over, per continuare la storia centenaria di Foligno”.