Jacopo Brugalossi
Strutture sportive di Montarello e Pontebari: potrebbe non bastare per la loro sopravvivenza il piano redatto dal Comune e dalla Protezione Civile che ha definito modalità e tempi di intervento – dalla semplice comunicazione dell’allerta meteo fino all’evacuazione – nel caso di esondazione dei torrenti Tessino e Marroggia. Un rischio, quello idrogeologico, che fortunatamente fino ad oggi è rimasto solo sulla carta, ma che non fa calare l’attenzione delle istituzioni sulla zona.
Il sopralluogo – Proprio ieri, gli ispettori di Comune e Provincia hanno effettuato un sopralluogo presso i terreni demaniali su cui sorgono le strutture della Bocciofila Spoletina, del Circolo Tennis Montarello e dell’a.s.d. Ruzzolone, per verificare eventuali difformità urbanistico-edilizie. I locali infatti, stando alle disposizioni di un regio decreto del 1904, sorgerebbero troppo vicini agli argini dei torrenti Tessino e Marroggia. “Qualora si considerasse la sola portata del Marroggia – si legge in una delibera di giunta del marzo scorso – le strutture sarebbero parzialmente interessate dall’esondazione diretta, (…) senza considerare il possibile collasso dell’argine”. Ecco perché, in quello stesso documento, l’amministrazione palesava l’intenzione di mettere al corrente i responsabili delle varie società sportive sui comportamenti da tenere in caso di emergenza, oltre a fissare un calendario di incontri aperti con tutti gli abituali frequentatori degli impianti.
Ipotesi soluzione tecnica – A quanto risulta però, il sopralluogo compiuto ieri non avrebbe generato novità sostanziali per il futuro delle strutture, che saranno oggetto di ulteriori accertamenti. Sarebbero gli stessi gestori, tra l’altro, ad auspicare la parola fine per una situazione che si trascina ormai da decenni, e non è escluso che per dirimere la questione si possa giungere a soluzioni tecniche in grado di regolarizzare una volta per tutte la posizione degli impianti. E’ questo che si augura anche l’amministrazione comunale, i cui uffici si stanno battendo per salvaguardare istituzioni che, in un caso addirittura dagli anni ’60, offrono servizi ad alta valenza sociale a persone di ogni età.
Impianti censiti nel Prg – Durante il sopralluogo, inoltre, è stato fatto notare agli ispettori che, se “la legge è uguale per tutti”, ci sarebbero diverse altre realtà edilizie spoletine, per esempio quella di piazza Vittoria, su cui porre l’attenzione dal punto di vista idrogeologico: non solo gli impianti di Montarello e Pontebari, i quali tra l’altro risulterebbero regolarmente censiti nel Piano Regolatore Generale. Che qualcosa stia cambiando, comunque, lo si intuisce dalla decisione di non concedere più al Luna Park estivo le autorizzazioni per installare le giostre sul campo di Pontebari. L’ennesimo capitolo di una vicenda infinita. E chissà quanti altri se ne scriveranno ancora.
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