Sarà affisso in città da oggi (lunedì 11 maggio) il programma dei momenti civili e religiosi che accompagneranno la comunità eugubina a vivere un profondo e condiviso omaggio al Patrono Ubaldo.
Insieme alla Diocesi di Gubbio e alle componenti ceraiole il sindaco Filippo Mario Stirati ha infatti “preso atto della volontà dei cittadini di ridurre all’essenziale l’insieme di eventi“, che conducono alla celebrazione dell’anniversario della morte di Sant’Ubaldo, avvenuta il 16 Maggio del 1160.
“E’ un anno particolare, – dichiara il primo cittadino – che vivremo senza il momento che rappresenta l’anima della Festa, la Corsa dei Ceri. Nessuno può sostituirla né presentarla in forma diversa da quella che secoli di storia ci hanno restituito. Data la pandemia e l’emergenza sanitaria mondiale, con responsabilità abbiamo deciso insieme di onorare la Festa, ma in modo diverso, principalmente ribadendo quei valori che la rendono unica perché legata alla ricorrenza dell’eugubino più grande, defensor civitatis che anche in questo drammatico 2020, possiamo ben dire, ha protetto tutti gli eugubini“.
“La difficoltà di fare una sintesi del programma è stata risolta – sottolinea Stirati – dallo stesso popolo eugubino, coerente e capace di manifestare con forza e serenità quale fosse il modo migliore per vivere un 15 e 16 maggio da comunità matura ed unita. Ogni singolo momento ha un’unica natura: è rivolto alle festività ubaldiane seguendo il programma che da secoli viviamo sia negli aspetti civili, come il suono del campanone, che in quelli religiosi, come il Triduo di preparazione alla festa del patrono“.
A questi riti da sempre svolti e non legati alla Festa dei Ceri, bensì all’omaggio a Sant’Ubaldo, si è mantenuto anche il saluto del sindaco e del cappellano dei Ceri ai ceraioli defunti al Cimitero e al Mausoleo dei 40 Martiri, “perché ritengo giusto rivolgere un’attenzione di popolo a chi ci ha preceduto nella storia e ha sacrificato la propria vita per gli altri“.
Sarà ripreso anche il rito antico delle luminarie: da domani (martedì 12 maggio) saranno consegnate le torce dai volontari della Protezione civile agli abitanti di Gubbio, affinché possano essere accese il 15 e 16 maggio dalle 20.45 alle 24 quale offerta comune al Patrono Ubaldo. Saranno privilegiati gli abitanti lungo il percorso dei Ceri per far sì che il gesto sia omogeneo e riconduca all’omaggio che sin dai primi anni dalla morte di Sant’Ubaldo la città presentava al suo protettore.
“Auspico altresì che ogni eugubino, a prescindere da dove abita, possa comunque unirsi al gesto corale che segnerà il 2020: un anno drammatico e sofferto, ma che Gubbio e gli eugubini sapranno trasformare, di sicuro, in fiera rinascita”.