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Olimpiadi Rio Italvolley è argento, Zar Spoleto non basta per l’Olimpo

Le Olimpiadi per il volley azzurro restano un incubo, una ossessione anche per il sestetto di Berlengini dopo quelle sfumate nel 1996 e nel 2004. Lo Zar di Spoleto, Ivan Zaitsev, non è bastato a fermare il Brasile per conquistare l’Olimpo. Al Maracanazinho – dove era arrivato per l’occasione il presidente Gino Sirci della Sir Safety Perugia (club in cui milita lo Zar), è andata in scena una delle finali più belle e al cardiopalma. Il Brasile ha giocato una grandissima partita infliggendo alla fine un 3-0 che la dice tutta sulla gara degli azzurri, apparsi stanchi rispetto alle precedenti prestazioni.

Non solo i tifosi del volley perugino hanno seguito il loro beniamino. C’era infatti un’altra parte dell’Umbria incollata alla tv, Spoleto, la città del festival, dove Ivan è nato e cresciuto. Strade e vicoli vuoti, il silenzio assoluto come quando gioca la nazionale di calcio. Oggi però il “martello di Thor”, come è stata ribattezzata la battuta e la schiacciata di Zaitsev, non è bastato a portare in trionfo l’Italvolley.

Il sindaco Cardarelli – impegnato con il presidente del consiglio comunale Panfili ad Orentano, nel pistoiese – ha seguito il match dallo smartphone mandando, al termine della gara, il suo messaggio di orgoglio per la prova dell’atleta spoletino. “Erano psicologicamente scarichi dopo la grande vittoria con gli Usa, per di più contro un grande Braisle che poteva contare anche sul proprio pubblico in casa – dice il primo cittadino -; c’è questa maledizione per la pallavolo di non riuscire ad agguantare l’oro, però il tecnico Berlengini è sulla giusta strada e questo argento lo dimostra. Voglio fare i complimenti a nome di Spoleto alla squadra ed in particolar modo al nostro beniamino, Ivan. Gli ho appena mandato un messaggio invitandolo a Spoleto per testimoniare la nostra gratitudine. Anche le ultime dichiarazioni che ha rilasciato in tv in cui si sente vicino e affezionato a Spoleto ci fanno particolarmente piacere“.

C’è l’Umbria in questo straordinario percorso che ha portato la nazionale italiana di pallavolo maschile a conquistare un argento olimpico; nella rosa dei giocatori sono tre gli atleti legati all’Umbria grazie alla Sir Safety Perugia: lo ‘zar’  di Spoleto,  Ivan Zaytsev, ed i centrali Simone Buti e Emanuele Birarelli – ha detto la presidente della Regione Catiuscia Marini -; è anche per questa ragione che il risultato raggiunto ci rende doppiamente felici e ci riempie di orgoglio, come umbri e come italiani. La squadra che ci ha rappresentato a Rio ci ha regalato il sogno di vedere l’Italia del volley sui gradini più alti del podio”.   “Intelligenza, impegno, fatica, cuore e tenacia – ha concluso presidente – hanno caratterizzato il lavoro di questi atleti  e permesso di avvicinarci, partita dopo partita, set dopo set, con una marcia coinvolgente ed inarrestabile, verso la medaglia  olimpica. A loro, al team di cui fanno parte, va dunque il ringraziamento degli italiani e degli umbri, delle istituzioni e della comunità regionale per aver portato in alto il nome del nostro Paese e della nostra regione. Complimenti e congratulazioni che intendo fare personalmente agli atleti olimpici nel corso di una prossima cerimonia in Regione, con la presenza del presidente Gino Sirci”.

Ivan ha eguagliato un altro record, quello di una seconda medaglia olimpica in famiglia, dopo quella d’oro del papà con la nazionale russa, sempre nella pallavolo. Questo il cartellino della storica quanto sfortunata giornata.

1° SET – il sestetto di Blengini parte bene proprio con lo Zar di Spoleto ed è subito 4-1. Il vantaggio viene mantenuto fino a 11-8, quando gli azzurri entrano in crisi e i padroni di casa raggiungono il 12 pari. E’ crisi, con i verde-oro che guadagnano il largo fino a 5 punti (19-14). L’Italia torno sotto e accorcia le distanze fino al 22-24. In battuta va lo Zar, gli occhi sono tutti su di lui, ma l’errore spegne le ultime speranze con il Brasile che guadagna il primo set.

2° Set – L’inizio è una fotocopia del primo parziale con Gianelli & Co. sempre in vantaggio anche di 3 punti (4-1) fino al 9-8. I verde-oro si rifanno sotto ed è un estenuante, incredibile, rincorrere il pareggio: a 14, 16, 19. Zar Zaitsev va in battuta e l’Italia torna in vantaggio 22-21. Wallace (incontenibile)  riprende pareggio e vantaggio (23-22). Il Brasile ora potrebbe chiudere ma una palla proprio di Zaitsev rimette l’Italvolley in partita (24-24).  Juantarena piazza il muro del vantaggio 25-24 ma Wallace cerca un muro che riporta in partita la partita. Battuta out di Lucarelli, idem Giannelli (26-26) con l’adrenalina che scorre nelle vene. Lo Zar si fa murare da Wallace (26-27), in battuta va Mauricio il cui ace (28-26) avvicina l’oro al Brasile. 2-0.

3° Set – Brasile subito in vantaggio 3-2, forte dei due parziali messi in cassaforte. I ragazzi di Blengini non mollano, restano sotto fino al 9-9 e ancora 14 pari. Birarelli e Giannelli riprendo il largo per la prima volta (16-15), Zaitsev allunga (17-16). Un punto discutibile dell’arbitro e un errore di ricezione azzurro, rimettono in pari 17 pari. Verdeoro ancora in avanti 19-18. Si arriva al 22-22. Wallace prende il largo (24-23), Zar Thor tiene il sestetto in partita. Secondo match ball per il Brasile: in battuta Wallace, muro.

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