Città di Castello

Olimpiadi Problem Solving, il team del ‘Franchetti-Salviani’ secondo alle finali nazionali

Grande soddisfazione per i ragazzi della classe prima dell’indirizzo “Informatica” del Polo Tecnico “Franchetti-Salviani” di Città di Castello, tornati con un ottimo secondo posto dalle finali nazionali delle “Olimpiadi per il Problem solving” tenutesi a Cesena al Dipartimento di Informatica, distaccamento dell’Università di Bologna, nell’ambito del progetto “Pensiero Computazionale: molti bit un solo Byte”, al quale hanno preso parte oltre 500 studenti selezionati tra circa 23.000 partecipanti provenienti da tutta Italia.

La squadra denominata “Little Giant”, composta da Filippo Giulietti, Matteo Mencagli, Giacomo Nutrica, Fabio Piomboni e Andrea Pitocchi, ha partecipato alla gara “Makers”, che prevedeva l’ideazione e l’implementazione di un progetto/prototipo basato su piattaforma Arduino relativo al tema del gioco; gli studenti tifernati hanno proposto “Tower Rush”: una corsa spericolata lungo un muro in continuo accrescimento e pieno di ostacoli, in cui il giocatore deve totalizzare il maggior numero di punti in una singola corsa, evitando di cadere nelle trappole del percorso e di perdere le vite a disposizione.

La giuria ha espresso pieno apprezzamento per la realizzazione, valutando positivamente l’originalità dell’implementazione, il basso costo della soluzione proposta e la qualità della presentazione del lavoro. Particolarmente soddisfatti i docenti coordinatori prof. Carla Massi, Gabriella Piaggesi e Giovanni Rossi che hanno sottolineato l’interesse dei ragazzi, desiderosi di approfondire i temi affrontati nelle ore curricolari, la capacità di applicare le competenze acquisite e la passione profusa per realizzare un videogioco tutto loro, programmando in autonomia.

Il dirigente scolastico del Polo Tecnico Franchetti-Salviani di Città di Castello, prof.ssa Valeria Vaccari, ha espresso piena soddisfazione per il risultato, indicando due elementi cardine: “In primo luogo il riconoscimento d’eccellenza a livello nazionale è fonte di stimolo per tutti coloro, docenti, studenti ed assistenti, impegnati nelle attività quotidiane. In secondo luogo il confronto con altre realtà favorisce la conoscenza di approcci e metodologie diversificate, con sviluppo del proprio senso critico”.

Positivi risultati sono stati conseguiti anche dalla squadra che ha gareggiato per il concorso Programmazione “Calcolo del percorso minimo in un grafo non orientato” composta da Aloigi, Alunni, Cesari e Salimbeni nonché dalla squadra che ha affrontato la finale della competizione del Problem solving riservata a 19 squadre selezionate tra 172 finaliste delle gare regionali: Alunni, De Angelis, Lucchetti e Salimbeni.