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Olimpiadi day 12, le lacrime di Schwarzer “Ho comprato l'Epo in Turchia”. Volley: impresa Italia contro i campioni USA. AGGIORNAMENTI

(Ore 21.50) – I campioni del mondo hanno battuto quelli di Olimpia. Grande impresa del settebello di Sandro Campagna, che ha conquistato le semifinali olimpiche battendo 11 a 9 l’Ungheria. La partita è rimasta sul filo dell’equilibrio fino al terzo periodo: lì gli azzurri hanno piazzato un break di 3 a 0 con le reti di Figliloli, Felugo e Giorgetti, che di fatto ha messo l’ipoteca sulla vittoria. Per un posto in finale l’italia se la dovrà vedere ora con la fortissima Serbia.

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Alex Schwarzer ha parlato alla stampa nella sua Bolzano, raccontando con la voce rotta dal pianto i motivi che l’hanno spinto a fare uso di doping. Il marciatore ha confessato di aver comprato l’Epo in Turchia, dove si è recato da solo, e di aver tenuto all’oscuro di tutto famiglia, fidanzata e allenatore. La voglia di smettere, la consapevolezza di non essere più l’atleta di qualche anno fa, le tante pressioni per continuare almeno fino alle Olimpiadi di Londra. Un calvario gli ultimi mesi vita di Alex, che alla fine ha ceduto alla soluzione più semplice: doparsi. Quello a cui sui è lasciato andare il carabiniere altoatesino durante la conferenza è un pianto anche liberatorio. “Le tre settimane di iniezioni sono state le più brutte della mia vita – ha detto – mi sentivo distrutto. Dovevo dire in continuazione bugie alla mia fidanzata, tipo che quella che conservavo in frigorifero era vitamina B12 quando invece era Epo. Poi, il 30 luglio è arrivato quel controllo, a cui non me la sono sentita di sottrarmi. In quel momento sapevo che tutto sarebbe finito di lì a poco. Sono tanto dispiaciuto – ha detto ancora Schwarzer – ma anche contento, perché ora che è tutto finito posso tornare a fare una vita normale”. Intanto, il Cio ha fatto sapere che i campioni di urina prelevati al marciatore dopo la gara di Pechino 2008 potrebbero essere sottoposti a nuove analisi.

Volley maschile – L’Italia è tra le migliori quattro squadra dell’Olimpiade. Sembrava un sacrilegio anche solo pensarlo dopo la pessima prestazione di due giorni fa contro la Bulgaria, eppure è così. Nel pomeriggio i ragazzi di Mauro Berruto hanno demolito in tre set (28-26, 25-20, 25-20) nientemeno che gli Stati Uniti, campioni olimpici in carica e principali favoriti del torneo. Prestazione perfetta quella degli azzurri, che hanno tirato su un’infinità di palloni in difesa, attaccato con grande regolarità e battuto in modo divino. Sugli scudi gli schiacciatori Savani e Zaytzev, autori rispettivamente di 19 e 16 punti. Il prossimo ostacolo sulla strada del sogno olimpico si chiama Brasile, non proprio un cliente facile. Ma con un Italia così è più che legittimo sognare.

Volley femminile – Prosegue la maledizione per la pallavolo femminile alle Olimpiadi. Impegnate ieri sera in un quarto di finale che le vedeva partire, se non favorite, almeno alla pari con la Corea del Sud, Francesca Piccinini e compagne sono incappate in una giornata a dir poco “storta”. Le cose sembravano essersi messe bene dopo la comoda vittoria del primo set col parziale di 25-18. Da qual momento in poi però, le azzurre non hanno più azzeccato nulla, sciogliendosi azione dopo azione sotto i colpi della schiacciatrice Kim, vera macchina da punti della squadra coreana (23 attacchi vincenti). 25-21, 25-20 e 25-18 i parziali degli ultimi tre set. Per l’ennesima volta dunque, l’Italvolley “rosa” deve dire addio al sogno di una medaglia olimpica.

Pista “spoletina” – C’era anche un po’ di Spoleto nella finale dei 1500 metri piani andata in scena nella serata di ieri. Il neozelandese Nick Willis, giunto nono al traguardo, aveva infatti svolto l’ultima parte della preparazione olimpica nella città del Festival, allenandosi presso la pista di atletica leggera insieme al noto podista spoletino Piergiorgio Conti e a diversi altri atleti. Giunto a Spoleto per la prima volta nell’estate 2011 al seguito della compagna musicista, Willis si è ben presto innamorato della città, tanto da tornare quest’anno proprio per prepararsi ai giochi. Durante la gara di ieri lo spoletino d’adozione è stato nelle posizioni di testa fino a metà gara, quando il forcing imposto dagli africani ha spezzato in due il gruppo “tagliando” le gambe a diversi corridori, tra cui proprio Willis, che non ha potuto così difendere la medaglia d’argento conquistata a Pechino nel 2008.

Atletica – Giornata non positiva per i colori italiani quella odierna. Daniele Meucci non è riuscito a qualificarsi per la finale dei 5000 metri, pur disputando una buona batteria, chiusa in ottava posizione. L’azzurro non ha avuto possibilità di essere ripescato, poiché la seconda batteria è stata nettamente più veloce della sua. Fuori anche Silvia Salis nelle qualificazioni del lancio del martello. Tre lanci da dimenticare per lei: nulli il primo e il terzo, cortissimo il secondo.

Vela – La coppia azzurra della classe 49er formata dal palermitano Giuseppe Angilella e dal marchigiano Gianfranco Sibello ha ottenuto un discreto nono posto nella classifica generale, dopo aver concluso la medal race di oggi all’ottavo posto. Sono virtualmente ancora in corsa per una medaglia Giulia Conti e Giovanna Micol nella classe 470. Dopo le due regate odierne le azzurre occupano la settima posizione in classifica generale.

Jacopo Brugalossi

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