Perugia

Ok bipartisan per la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki

Cittadinanza onoraria a Patrick Zaki. Approvato con 24 voti a favore e 5 astensioni l’ordine del giorno presentato dai consiglieri Cagnoli (Forza Italia), Vignaroli (Progetto Perugia), Nannarone (Fratelli D’Italia), Renda (Blu), Pici (Perugia Civica), Giubilei (Rete Civica Giubilei), Mori (Italia Viva) dai gruppi consiliari Idee Persone Perugia,  Partito Democratico e M5S.

Con l’atto si riconoscono, peraltro, nella figura di Patrick Zaki i valori di libertà di studio, libertà di pensiero e libertà alla partecipazione pubblica, propri della Città di Perugia, di questa Amministrazione e delle Istituzioni che la rappresentano.

“L’attivista e ricercatore Egiziano Patrick George Zaki, studente dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, – ha ricordato il consigliere Cagnoli, illustrando l’atto – è stato arrestato in Egitto il 7 febbraio 2020, accusato dal governo Egiziano di diffondere notizie false attraverso i suoi canali social, attentare alla sicurezza nazionale e istigare al rovesciamento del governo e della Costituzione. Da allora, Patrick George Zaki è in stato di detenzione preventiva e rischia dai cinque anni all’ergastolo. Le accuse che gli vengono rivolte – ha spiegato ancora Cagnoli – sono le stesse che colpiscono persone che svolgono attività lecite secondo il diritto internazionale e che in Egitto hanno raggiunto in questi anni centinaia di attivisti, ricercatori, avvocati, esponenti di organizzazioni per i diritti umani. Zaki, inoltre, si è speso anche per l’affermazione dei diritti delle minoranze, come le comunità cristiane cacciate dal nord del Sinai a causa dell’avanzata dello stato islamico”.

I consiglieri hanno inoltre ricordato le numerose testimonianze che in tutta Italia si sono manifestate a favore della liberazione di Zaki, dal Ministero degli Esteri, a tutte le amministrazioni locali che stanno riconoscendo la cittadinanza onoraria allo studente come simbolo di libertà nei confronti di dittature oppressive, sottolineando la necessità di una presa di posizione forte anche da parte del Comune di Perugia.

La proposta è anche occasione per ricordare Giulio Regeni, il dottorando italiano dell’Università di Cambridge scomparso in Egitto, dove stava svolgendo una ricerca sui sindacati indipendenti egiziani, nel 2016 e sulla cui vicenda, ancora oggi, insieme alla sua famiglia e all’intera società italiana, si attende la verità.