A Spoleto la seconda parte della giornata, il pomeriggio di lunedì 14 gennaio, dedicata alle celebrazioni del patrono San Ponziano è stata caratterizzata dalla celebrazione solenne dei Secondi vespri pontificali in Duomo e dalla processione per riportare la reliquia del Santo nella Basilica a lui dedicata, appena fuori la cinta muraria della città.
Naturalmente tutti e due i momenti sono stati presieduti dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo. Come sempre, moltissimi i fedeli spoletini e non solo che vi hanno partecipato; l’amministrazione comunale era rappresentata dal sindaco Umberto de Augustinis, dal presidente del consiglio comunale Sandro Cretoni e da alcuni assessori; diversi i membri delle associazioni di volontariato con le rispettive divise e con gli stendardi; nutrita la rappresentanza dei Granatieri di Sardegna.
Prima di giungere in Basilica, l’Arcivescovo ha benedetto i cavalieri e i cavalli. Poi, con la reliquia in mano è entrato in Basilica accolto da un lungo applauso.
Abbiamo camminato con il Patrono, attorno a lui abbiamo guardato alla nostra città, ai bisogni, alle sofferenze, alle speranze, alle gioie, alle consolazioni che trovano posto in ciascuna delle nostre case.
San Ponziano fa sue queste situazioni e le presenta al trono di Dio e gli dice: ricordati di questi tuoi figli. Chiediamo a San Ponziano – ha detto ancora l’Arcivescovo – che continui a suscitare l’impegno per il bene comune, mettendo a disposizione degli altri quel poco o tanto che ciascuno possiede: solo insieme, infatti, si riesce a costruire e non gli contro gli altri.
Tornando a casa siamo sicuri che qualcuno cammina con noi: è il nostro Patrono. Ringrazio tutti voi, ogni anno è una sorpresa e una consolazione celebrare la festa di San Ponziano. La vostra presenza ci dice quanto sia forte la sua memoria.
Grazie – ha concluso l’arcivescovo di Spoleto – Norcia – a chi reso possibile questa celebrazione, al signor Sindaco per averci accolto in Comune, alle associazioni di volontariato di diversa estrazione, a tutti i volontari che hanno collaborato, e grazie a voi amici, fratelli e sorelle”.