E' il Chiostro di S.Nicolò il palcoscenico del Convegno “La nostra storia. Spoleto: buone pratiche tra inclusione sociale e riabilitazione” con cui si celebrano i 30 anni dalla Legge 180/78, la c.d. Legge Basaglia. Il Convegno è anche un'occasione per valutare i progressi fatti e gli obiettivi ancora da raggiungere in materia di salute mentale e sostegno alle categorie sociali più deboli.
La legge 180 – che impose la chiusura dei manicomi a favore dei servizi di igiene mentale pubblici e demandò alle Regioni le relative leggi di attuazione – trovò proprio in Umbria un terreno fertile. In particolare, a Spoleto già nel 1979 si dava avvio alla destrutturazione della Sezione psichiatrica attraverso la costituzione di un Gruppo Famiglia, preludio ad una serie di iniziative che si susseguirono negli anni: Comunità terapeutica tipo 1 denominata “Villa Elza”, Comunità Terapeutica tipo2 denominata Ibris (Casa della Rocca e casa Zelig); Unità di Convivenza; Gruppi Appartamento; Assistenza domiciliare.
Il Sindaco Massimo Brunini ha voluto ringraziare l'Asl n. 3, la Curia Arcivescovile, il mondo dell'associazionismo e gli operatori sociali per aver cooperato negli anni al miglioramento delle strutture e dei servizi offerti. Del resto è proprio sulla cooperazione che si baserà il nuovo Piano Sanitario Regionale spiegato alla platea da Marcello Catanelli, Direttore Sanità Regione Umbria, che ha sottolineato la necessità di poter contare su una rete di servizi totalmente integrata con le strutture sanitarie, all'interno della quale creare organismi atti a favorire l'interrelazione e lo scambio di informazione. In sintesi, Catanelli aspira ad ottenere una sanità coesa ed efficiente nelle sue varie strutture.
Nella mattinata è intervenuta anche l'On. Marina Sereni, Vicepresidente Pd della Camera dei deputati, che ha ricordato di come la legge quadro 180 sia al centro di polemiche da parte della maggioranza e di come sia necessario rispondere a queste attraverso politiche sociali innovative.Il Convegno è stato promosso dal Comune di Spoleto, dall'azienda Asl n. 3 dell'Umbria, dalla Regione Umbria, dalla Provincia di Perugia e dalla Cooperativa Sociale “Il Cerchio” in collaborazione con la Fondazione “Carlo Manuali” e dall'Associazione “Le Vie dei Canti”.
S.C.