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OGGI L'INCONTRO TRA LE OO.SS. DI POLIZIA PENITENZIARIA ED IL PREFETTO

“Le OOSS di Polizia Penitenziaria, hanno incontrato in data odierna il Prefetto della provincia di Perugia, al quale hanno rappresentato la propria preoccupazione sulla situazione dei penitenziari dell'Umbria ed in particolare di Perugia e Spoleto, realtà per le quali sono stati disposti provvedimenti di apertura di bracci dell'istituti chiusi con un invio da altre strutture carcerarie d'Italia di circa 420 detenuti di cui 120 detenuti a Perugia e 300 a Spoleto soltanto con l'invio di un contingente 40 Poliziotti Penitenziari per la realtà di Perugia.

Tutte le organizzazioni sindacali, facendo fronte comune, hanno rappresentato Al signor Prefetto, tutte le difficoltà operative del comparto, esponendo inoltre anche la propria preoccupazione sulle conseguenze che questo provvedimento ha portato e porterà nell'immediato e nel prossimo futuro sulla qualità della sicurezza all'interno degli istituti Penitenziari del territorio e per l'ordine pubblico della provincia.

Per di più il signor Prefetto è stato reso edotto che questo provvedimento unilaterale del dipartimento non è stato condiviso da nessuna delle OOSS in indirizzo, perché ancora una volta penalizza il personale di Polizia Penitenziaria, che deve subire sulla propria pelle le delle gravi carenze organizzative del sistema che ancora una volta, collocano l'uomo e le sue esigenze umane in secondo piano con grave prevaricazione e compressione dei diritti fondamentali delle persone e del lavoratore.

Il signor Prefetto dal canto suo ha fatto proprie le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali, dimostrando nei suoi competenti interventi di aver seguito la vicenda da vicino dichiarando che informerà per quanto di propria competenza gli organismi preposti, rappresentando altresì anche al Capo del Dipartimento presidente Ionta e agli organi di Governo quanto è emerso durante l'incontro.

Le OOSS firmatarie, hanno chiuso l'incontro dichiarando di continuare lo stato di agitazione del personale, finchè non verrà adeguato l'organico della Polizia Penitenziaria, riservandosi ancora di porre in essere manifestazioni pacifiche e legali, ma comunque incisive e determinate a far comprendere alla cittadinanza e alle istituzioni il disagio che stanno vivendo tutti gli operatori degli istituti Penitenziari dell'Umbria.”

I delegati:

SAPPE Bonino

SiNAPPe Rosati

CISL-FSN Covarelli

CGIL Scarpelli

UIL Bellini

CNPP Alessandrelli

UGL Petrelli