di Presidio “Libera” Spoleto
Oggi, 9 maggio, 33 anni fa (correva l’anno 1978) in via Fani la Renault rossa restituiva il cadavere di Aldo Moro, dopo quasi sessanta giorni di prigionia.
Oggi, nella Giornata della memoria delle vittime del terrorismo, si onora in particolare – per volontà del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano -.la memoria dei tanti magistrati uccisi perché con il loro lavoro tentavano di rendere più vivibile il nostro Paese.
Il 9 maggio 1978 moriva a Cinisi (Palermo) Peppino Impastato. Le cronache di allora, poche vista l’attenzione generale puntata sul momento particolare della politica italiana, parlarono di suicidio di un giovane estremista. Solo nel 1997 viene incriminato come mandante dell’omicidio il boss Gaetano Badalamenti.
E il 9 maggio (dell’anno 1997) lo vogliamo ricordare anche come il giorno in cui, in un Paese ‘civile’ come l’Italia, è potuto accadere che una ragazza che si recava all’università fosse uccisa da un proiettile alla testa, sparato forse per gioco, nel piazzale della Sapienza di Roma, all’interno della città universitaria. Si chiamava Marta Russo. Aveva 22 anni.
Non si deve dimenticare. Tenere accesa la memoria è cercare di capire, di aprire spiragli di verità e di giustizia, di adoperarsi insieme, ognuno con la propria parte di responsabilità e impegno, affinché tutto questo non succeda più. E l’Italia sia un Paese migliore.