Spoleto

Oggetti di avorio e coltelli pericolosi al mercatino dell’antiquariato, 3 denunce

Oggetti di avorio e coltelli pericolosi venduti al mercatino dell’antiquariato: i controlli dei carabinieri portano a denunciare tre ambulanti.

In occasione del mercatino dell’antiquariato di Pissignano, tenutosi qualche giorno fa, infatti, i militari delle Stazioni Carabinieri Territoriale e Forestale di Campello sul Clitunno, unitamente ai militari del Nucleo Carabinieri CITES di Perugia hanno svolto apposita attività di controllo finalizzata al contrasto del commercio illegale di avorio e alla vendita ambulante di strumenti da punta e da taglio, atti ad offendere, in violazione alle disposizioni del TULPS.

I militari del Nucleo CITES hanno accertato la presenza, in uno dei banchi della fiera, di 20 oggetti in avorio (tra cui statue, bottoni, collane) posti in vendita in assenza di documentazione CITES idonea a legittimarne la commercializzazione.

La vendita di manufatti in avorio o contenenti avorio è sempre vietata, salvo specifiche deroghe espressamente concesse dall’autorità competente, questo anche qualora lo stesso materiale rientrasse tra quello definito “antico”, acquisito prima dell’entrata in vigore della Convenzione CITES e delle successive norme di settore. Il loro valore stimato è di circa 5.000 euro.


Oggetti in avorio venduti in un negozio, denunciati antiquari di Terni


I 20 manufatti sono stati sottoposti a sequestro ed il titolare dell’attività ambulante con sede in provincia di Viterbo è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto per le ipotesi di reato di commercio illegale di esemplari tutelati dalla Convenzione di Washington (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione – CITES); reato punito con l’arresto da sei mesi a due anni e con l’ammenda da euro quindicimila a euro centocinquantamila; in caso di condanna tutto il materiale sequestrato sarà destinato a confisca.

Il fenomeno di detenzione di oggetti in avorio messi in vendita, dagli operatori di settore, senza la necessaria documentazione che attesti la possibilità di commercializzazione, come stabilito dalla Legge 150/92, appare sostanzialmente diffuso.

I militari delle Stazioni Carabinieri Territoriale e Forestale di Campello sul Clitunno hanno invece accertato la presenza, su due diversi banchi della fiera, di coltelli di varie lunghezze, con impugnatura in legno e lama metallica a punta affilata, e di pugnali di tipo Kriss Malese esposti per la vendita senza la prevista licenza del Questore, rilasciata ai sensi dell’art. 37 del Testo Unico sulle Leggi di Pubblica Sicurezza. I due espositori, entrambi perugini, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto per l’ipotesi di violazione all’art. 37 del T.U.L.P.S., reato punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 206.

Sono stati posti sotto sequestro complessivamente n. 39 coltelli per un valore stimato di euro 1.000 circa

La condivisione e la messa a fattor comune delle diverse esperienze lavorative maturate negli anni dalle articolazioni dell’Arma dei Carabinieri ha consentito, ancora una volta, un controllo efficace e proficuo del territorio, a garanzia della legalità in materia di tutela ambientale e della sicurezza e dell’ordine pubblico.