Lunedì 5 ottobre si è svolta, al cva di Calzolaro (Umbertide), un’assemblea per discutere e trovare soluzioni ad una situazione che sta creando non pochi disagi ai cittadini, su tutti le cattive “emissioni odorigene” presenti nella zona. A causare quest’ultime sarebbe la Splendorini Molini Ecopartner, azienda specializzata nel recupero e nella trasformazione di scarti agro-alimentari in Materie prime seconde, utili per il risparmio energetico.
I cattivi odori non sono di certo una novità, ma ultimamente questi sarebbero aumentati di intensità, così come le lamentele di molti cittadini. A renderlo presente è il Movimento 5 Stelle di Umbertide che non reputa un caso come il fastidio si sia accentuato con l’aumentare dei rifiuti trattati nell’impianto:
“Una nuova tegola si sta abbattendo sulla frazione umbertidese: è stato chiesto di triplicare il quantitativo dei rifiuti da trattare per portarlo a 60.000 tonnellate, che sarebbero poco meno dei due terzi di tutti i rifiuti organici e gli sfalci raccolti in modo differenziato nella nostra regione nel 2013. Un quantitativo tanto grande da non sembrare vero, anche perché l’impianto è praticamente attaccato al paese”.
L’assemblea di lunedì è stata molto partecipata e molte persone, stanche di questa situazione, hanno vivacemente contestato l’operato delle istituzioni, puntando il dito sull’ “insopportabile puzza” che in Estate non permette neanche di stare in giardino o fare una passeggiata. Ma l’interrogativo più ricorrente è su che cosa hanno fatto e cosa intendono fare le stesse istituzioni, ed in particolare il Comune di Umbertide, per difendere i propri cittadini dalle cattive emissioni odorose ed evitare l’ampliamento dei rifiuti. A quest’ultima domanda ha cercato di rispondere sempre il M5S, che per primo, dietro una segnalazione dei cittadini di Calzolaro, ha lanciato l’allarme dopo aver fatto un accesso agli atti al comune di Umbertide per capire cosa stesse accadendo: “L’Ente umbertidese, come è emerso anche dall’assemblea di lunedì, non avrebbe fatto praticamente nulla per evitare l’ampliamento ed ora produce atti che non serviranno a molto se non a gettare fumo negli occhi. L’Amministrazione comunale avrebbe potuto produrre motivazioni contrarie all’ampliamento dell’impianto, ma non l’ha fatto. Ora portare motivazioni contrarie al progetto e chiedere di riaprire la Valutazione di Impatto Ambientale non serve a nulla”.
“L’Amministrazione comunale se realmente vuole difendere i cittadini di Calzolaro, deve agire politicamente o, nel peggiore dei casi, deve fare un’ordinanza che intimi alla ditta di eliminare i cattivi odori ed in caso contrario fare un’altra ordinanza per chiudere eventualmente l’impianto. Ormai le chiacchiere servono a poco, ciò che la gente aspetta sono i fatti”.