Le associazioni onlus (organizzazioni non lucrative di utilità sociale) non pagheranno più la Tosap, la tassa di occupazione del suolo pubblico. È la misura che ha varato il consiglio comunale nel pomeriggio di oggi con 16 voti favorevoli (3 astenuti, i consiglieri del Pd presenti in aula, e 1 contrario, Elisa Bassetti del M5s). In discussione oggi c’era infatti il regolamento sulla Tosap, in vigore dal 1994, che è stato modificato in alcuni punti. Ad illustrare la pratica è stata la presidente della commissione normativa, Cecilia Massarini. “La ratio di questi emendamenti – ha evidenziato – è quella di contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale ma anche di fare in modo che le onlus siano esenti dal pagamento”.
Ora si paga prima – A cambiare sono vari aspetti del regolamento. In primis l’obbligo di pagare la tassa prima della data prevista per l’occupazione, presentando una copia del versamento ai fini del rilascio della concessione. Finora, infatti, si poteva pagare fino all’ultimo giorno di occupazione previsto, cosa che, ha spiegato la Massarini, in passato ha creato problemi soprattutto con le ditte edili, alcune delle quali una volta terminati i lavori, non provvedevano più ai pagamenti, creando anche problemi di riscossione, visto che in diversi casi le stesse ditte sono poi fallite. Per evitare problemi, poi, è stato aggiunto un comma all’articolo 22 che prevede come causa ostativa al rilascio del permesso di occupazione del suolo pubblico l’esistenza di morosità pregresse per debiti definitivi con l’ente relativi appunto alla stessa Tosap.
Le esenzioni – Oltre ad un emendamento formale in cui si sostituisce un articolo di legge, l’articolo 6 prevede l’esenzione del pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico temporanea per le onlus, vale a dire le associazioni riconosciute ai sensi della legge 460 del 1997. Un’esenzione che però non si applica qualora, nel corso delle manifestazioni promosse dall’organizzazione non lucrativa, parte dello spazio venga concesso a soggetti diversi che abbiano un fine promozionale. A livello economico, ha spiegato il dirigente finanziario Claudio Gori sollecitato dall’opposizione, l’operazione vale circa 5.000 euro, di cui 1.300 relativamente alla Fondazione Festival dei Due Mondi, anche essa riconosciuta come non avente scopo di lucro. Una variazione, infine, è stata fatta anche all’allegato B, che comprende vie e piazze, che è stato aggiornato togliendo le discordanze esistenti nelle varie zone e che vede una elencazione in ordine alfabetico.
La polemica politica – Nonostante le premesse ritenute condivisibili un po’ da tutti, a contestare le modifiche al regolamento comunale è stata prima la consigliera del Movimento 5 stelle Elisa Bassetti (“Le onlus non pagano già le marche da bollo, in questo modo gli unici che rimangono a pagare sono commercianti e privati, già vessati”), poi quella del Pd Laura Zampa, che ha sollevato dubbi sulla legittimità dell’esenzione trattandosi la Tosap di una tassa e non di un canone e del possibile problema del mantenimento degli equilibri di bilancio. Ad accendere la miccia è stato il capogruppo di Spoleto Popolare Gianluca Speranza: “La città aveva la necessità di mettere ordine a questa faccenda, prima le agevolazioni erano a discrezione di pochi ed è importante che si sia messo nero su bianco le modalità che tutti devono seguire da ora in poi”. Parole giudicate gravi dal capogruppo del Pd Dante Andrea Rossi, che ha invitato Speranza a fare nomi e cognomi in merito ad eventuali discrezionalità adottate in passato. Il Pd, poi, ha annunciato un voto di astensione, anche per contestare le modalità operative delle commissioni.