Mauro Bove: è lui il nome che, tra i primi (nonostante i chiacchiericci dei mesi scorsi), compare come intenzionato a candidarsi alla sfida della prossima primavera 2019 per diventare rettore dell’Università per gli Studi di Perugia e a succedere all’attuale magnifico Franco Moriconi.
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Il professore ordinario di diritto processuale civile e membro del Consiglio di Amministrazione di Ateneo, durante la riunione di comitato nominato per l’occasione “Obiettivo Università 2019” ieri pomeriggio a Perugia, libera però immediatamente il campo da eventuali dubbi: non sarà necessariamente lui in prima linea come nome da candidare. Il comitato è invece costituito per costruire un percorso, diviso in gruppi di lavoro “aperti alla comunità accademica e cittadina“, e per arrivare a scegliere un papabile, ma partendo dal basso, individuandolo dopo aver steso un programma condiviso per il futuro dell’università perugina. Un’idea nata già alcuni mesi fa, la scorsa estate per l’esattezza, che ora prende maggiore forma e colore. Tanto che al tavolo, di fronte alla platea, non c’era solo lui: al suo fianco Cynthia Aristei, ordinaria presso il dipartimento di Medicina, e Giuseppe Montanari, collega dell’area umanistica.
Il programma
L’elezione del futuro rettore diventa dunque nel programma del gruppo di Bove un “passaggio cruciale“. La convinzione per giungere al candidato sta dunque nel: “prima scegliere il progetto e poi le persone“; nel fatto che si è di fronte ad una “comunità complessa da studiare con attenzione” e dunque nella necessità di “non votare al buio“. Parole d’ordine sono dunque “camminare insieme“, nell’istituire tavoli di confronto e nel puntare sulla ricerca e sulla didattica. In particolare perché per Bove attualmente l’Università di Perugia gode di buona salute, ha un bilancio solido e 4 dei suoi dipartimenti rappresentano una punta di diamante per la ricerca italiana. A sottoscrivere queste idee sono in tredici professori. Oltre ai già nominati Bove, Aristei e Montanari ci sono: Andrea Capaccioni (Lettere); Chiara Cariglia, Giorgio Repetto e Annalisa Giusti (Giurisprudenza); Domizia Donnini, Daniele Rosellini e Angelo Franscarelli (Agraria); Daniele Fioretto (Fisica e Geologia); Fabio Franciolini (Chimica); Mariano Sartore (Scienze Politiche).
Reazioni a caldo
Nel mondo universitario c’è chi sta fermo a guardare. C’è chi, magari di provenienza dello stesso dipartimento del professor Bove, al ruolo di rettore aspira da tanto e che però non vede necessariamente di cattivo auspicio un’idea di candidatura avanzata così presto rispetto alla solita road map degli anni precedenti. Di certo l’unica voce chiara a riguardo è quella del rettore Moriconi, che durante la conferenza stampa sulla presentazione del programma per l’inaugurazione dell’anno accademico si è definito “atarassico” rispetto alla notizia, tanto da definirla “una campagna elettorale partita troppo presto. Io non mi ricandiderò come è noto, faccio il rettore e al momento devo solo pensare a mantenere e consegnare in buono stato l’università“.
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