In occasione dell’Obesity Day, la giornata mondiale contro l’obesità che si celebra il 10 ottobre, i fari sono puntati soprattutto sul preoccupante fenomeno dell’aumento dell’obesità infantile e adolescenziale, che da quasi 10 anni viene trattato con approccio multidisciplinare anche nel Centro Dai di Città della Pieve della Usl Umbria 1.
“La tendenza alla diffusione dell’obesità in età evolutiva – spiega Laura Dalla Ragione, responsabile del Centro Dai e di tutta la rete DCA della Usl Umbria 1 – è in forte aumento in tutto il mondo occidentale e in Italia ha raggiunto proporzioni epidemiche: siamo il primo paese in Europa per obesità Infantile, abbiamo superato i numeri della Spagna e della Grecia e in alcune regioni italiane (Puglia, Basilicata, Campania) la percentuale dell’obesità e del sovrappeso raggiunge il 35%.
La maggior parte di questa esplosione di obesità in età evolutiva, dipende soprattutto dalla modificazione degli stili di vita: si mangia sempre più fuori casa, si cucina sempre meno e sempre in minor tempo, sono in aumento cibi preconfezionati e processati; è completamente cambiata la cultura, l’antropologia del cibo nel bambino e nell’adolescente. L’attività fisica si è ridotta moltissimo in quella fascia di età, dove fino alla generazione precedente nessuno stava mai fermo, oggi le ore passate a scuola, in macchina, di fronte ai monitor del tablet e del cellulare sono predominanti”.
Le conseguenze dell’eccesso di peso in età infantile e nell’adolescenza vanno dall’aumento del rischio di diabete, di ipertensione arteriosa, di steatosi epatica grave, che nel tempo può virare in cirrosi, ad alterazioni psicologiche e del comportamento che si ripercuotono sulla qualità di vita, per non parlare del bullismo che ne consegue, di cui i ragazzi obesi sono vittime. Inoltre, l’obesità infantile è un predittore certo per l’obesità adulta, 4 ragazzi su 5 continueranno ad avere un eccesso di peso in età adulta. Purtroppo di fronte a questa emergenza non si hanno ancora strumenti adeguati. Un regime alimentare controllato (dieta) è spesso la risposta fallimentare che viene suggerita e che in realtà, più che risolvere aggrava generalmente il quadro metabolico.
Dal 2010 l’equipe multidisciplinare del Centro Dai di Città della Pieve, da giugno a settembre si dedica esclusivamente al trattamento di ragazzi obesi dagli 11 ai 17 anni. Offrendo un approccio rivolto ad un reale cambiamento dello stile di vita, ad un aumento della motivazione nel prendersi cura di se, al riconoscere i propri bisogni e le proprie emozioni fino al coinvolgimento della famiglia, che si trova spesso a vivere una condizione di impotenza E’ un piccolo esercito di professionisti della salute, (medici, psicologi, nutrizionisti, fisoterapisti, pet therapists, educatori) che affronta a 360 gradi un problema complesso. E’ importante portare alla luce questo problema che riguarda genitori, pediatri, educatori, mondo dello sport, per costruire campagne di prevenzione mirate e specifiche.