Nuovo polo scolastico a Passo Parenzi, giallo su progetti e viabilità

Nuovo polo scolastico a Passo Parenzi, giallo su progetti e viabilità

Redazione

Nuovo polo scolastico a Passo Parenzi, giallo su progetti e viabilità

Dom, 12/02/2023 - 07:34

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Alleanza Civica: "Non si può pensare di costruire altre scuole nell'area di via Visso senza prima avere sistemato la viabilità"

Se ne parla ormai da qualche tempo, ma c’è poca chiarezza sulla realizzazione di un polo scolastico a Passo Parenzi, annunciato in più occasioni dal sindaco di Spoleto Andrea Sisti. L’idea del primo cittadino è quella di creare tra piazza d’Armi e San Sabino una sorta di campus spostando in quella zona – che da dopo il terremoto del 2016 ospita il liceo scientifico nella struttura ospitata un tempo dall’istituto professionale – anche l’Itcg “G. Spagna”. Forti i dubbi espressi su tale idea da una parte dell’opposizione ed in particolar modo dai consiglieri comunali di Alleanza Civica – Civitas Gianmarco Profili ed Alessandra Dottarelli. Che ora tornano all’attacco del sindaco chiedendo chiarezza su questa ipotesi, esprimendo dubbi anche sulla viabilità della zona che sarebbe ulteriormente ingolfata.

Di seguito la nota dei due esponenti di minoranza.

Ci risiamo! Ancora una volta idee che vengono spacciate per progetti. Ancora una volta nessuna risposta concreta, nessuna conferma ufficiale. E noi ancora una volta ci troviamo costretti a presentare un’interpellanza per sollecitare il Sindaco Sisti e la sua giunta a dare risposte chiare ed esaustive alla città… Stavolta sulle scuole e la viabilità della zona di Passo Parenzi.

Negli ultimi tempi sono state dette tante parole sulla volontà di delocalizzare le scuole di competenza della Provincia: l’Assessore Albertella ha dichiarato alla stampa di voler lasciare il liceo scientifico in Via Visso; il Sindaco ha annunciato al TG3 la creazione di un “campus” in cui concentrare le scuole, compreso un Istituto Spagna nuovo di zecca.

Sulla viabilità, nell’ultimo consiglio comunale Sisti ha parlato di un piano strade, di complanari e rotonde e di una visione strategica per la riorganizzazione del sistema urbanistico, mentre Albertella si è limitata a un più cauto “intento di verificare un piano più complessivo” e a un progetto “quasi ormai definitivo” del polo scolastico.

A conferma di queste dichiarazioni esistono atti ufficiali o è solo fanta-urbanistica alla Sisti?

Temiamo proprio che sia così, visto che niente di tutto ciò è presente nelle linee di mandato e non c’è un solo atto ufficiale.

Questa fantasia fatta passare per progettualità ha tenuto conto dei molteplici aspetti legati alla questione? È chiaro che la sistemazione del polo scolastico vicino al Palatenda e le soluzioni alle criticità della viabilità di Passo Parenzi siano confusionarie e solo ipotetiche.

Oltre a quelle già presenti, non è dato sapere quali scuole verranno concentrate nel “campus” del Sindaco: tutte le scuole superiori o solo alcune?

Delle sorti della Dante Alighieri non si è saputo più nulla: quale scelta s’intende compiere, quali i tempi previsti, se le risorse assegnate sono sufficienti o ne sono state chieste altre. Nessuna decisione è stata presa. Quindi ancora per almeno 3 o 4 anni i ragazzi rischiano di rimanere “accampati” presso la scuola media Pianciani e la scuola elementare Sordini.

Le scuole superiori dovrebbero rimanere al loro posto attuale, tranne il nuovo Spagna che verrà realizzato a fianco dell’Itis, e quindi nella “cittadella” saranno concentrati solo la metà degli istituti superiori.

È stato valutato l’impatto economico dello spostamento dell’Istituto tecnico Spagna sulle attività presenti nell’area di piazza Garibaldi e più in generale sul centro storico? Sono state coinvolte le associazioni di categoria interessate da queste scelte? E non ci vengano a dire che la risposta risiede negli accordi con l’università e nei centri di ricerca che verranno realizzati!

Infine, come potranno essere ottimizzati gli autobus che dovranno continuare a servire le scuole in loco, oltre a quelle del nuovo polo?

A tutte queste domande esiste una risposta ufficiale, è stata data una soluzione reale?

Queste scelte sono state concordate e condivise con la città, visto che avranno un forte impatto sul suo futuro e sullo sviluppo dei prossimi anni?

Una cosa è certa: non si può pensare di costruire altre scuole nell’area di via Visso senza prima avere sistemato la viabilità. Scuole e strade compongono due facce della stessa medaglia e una buona programmazione richiede che siano progettate insieme e che a monte vengano risolti i problemi della viabilità per poi procedere con la realizzazione di nuovi edifici scolastici.

Una viabilità, quella della dorsale di Viale Marconi e della periferia nord di Spoleto, già caotica e al limite, destinata a diventare insostenibile con la costruzione del nuovo supermercato in Via Nassiriya già approvata dalla maggioranza e di un altro punto vendita lungo lo stesso Viale Marconi. Queste scelte, fatte senza un criterio, senza una programmazione puntuale della viabilità sono di per sé già sufficienti per dimostrare in cosa consiste la visione urbanistica di Sisti: approssimazione e mancanza di pianificazione.

A conferma, scuole e viabilità vengono considerate separatamente, come se non fossero in correlazione tra loro. Questo approccio si spiega con il fatto che, mentre per le scuole le risorse ci sono già, per gli interventi sulla viabilità, da quanto è dato sapere, non esiste l’ombra di un finanziamento.

Dove si prenderanno i soldi? Qualcosa forse dall’eventuale risparmio del nuovo Spagna, ma non crediamo sia possibile attingere ai fondi del CIS per la realizzazione della bretella di S. Chiodo. Di questa bretella c’è già il progetto, in questo caso sì, e non prevede affatto che arrivi fino a S. Sabino! Il trionfo della fanta-urbanistica alla Sisti!

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