Nuovo ospedale: l'incontro di sabato con Proietti fa infuriare sindaco e maggioranza - Tuttoggi.info

Nuovo ospedale: l’incontro di sabato con Proietti fa infuriare sindaco e maggioranza

Redazione

Nuovo ospedale: l’incontro di sabato con Proietti fa infuriare sindaco e maggioranza

La decisione di presentare lo studio sulle aree idonee del nuovo ospedale di Terni fa infuriare consiglio comunale e sindaco. "Sgarbo istituzionale"
Mar, 16/12/2025 - 18:50

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La decisione di presentare lo studio sull’individuazione delle aree idonee alla localizzazione del nuovo ospedale di Terni ha destato dure reazioni nel consiglio comunale, tra le fila della maggioranza e da parte del sindaco Bandecchi. “La Regione è legittimata a presentare il lavoro in tempi e modi ritenuti opportuni. Era una promessa della Presidente Stefania Proietti” ribatte la Regione in una nota. Alternativa Popolare: “Grave aver baypassato il consiglio comunale aperto del 12 gennaio”

L’incontro a Terni su aree idonee

Sabato 20 dicembre alle ore 10.30, presso la Sala convegni dell’Arpa a Terni verrà presentato lo studio delle aree idonee per il nuovo ospedale di Terni. Saranno presenti la presidente della Regione Stefania Proietti, gli assessori regionali, il direttore regionale sanità Daniela Donetti e il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Terni Andrea Casciari e i rappresentanti di Binini Partners, la società che ha elaborato lo studio.

Le reazioni politiche

Apriti cielo! Non ha fatto in tempo ad arrivare la comunicazione dell’incontro con la Presidente Proietti che subito i consiglieri di maggioranza del Comune di Terni, e non solo, sono saliti sulle barricate invocando un “illegittimo scavalcamento istituzionale” della Regione. “Uno sgarbo” che è valso alla presidente Proietti l’esilio dal Consiglio comunale della città. “E’ un atto politico preciso. È la dimostrazione di come l’attuale Giunta regionale consideri Terni una città da informare a decisioni già prese, non un interlocutore con cui costruire scelte condivise. Presentare un progetto così rilevante in un contesto privato, bypassando le istituzioni democratiche della città, è un gesto di arroganza politica e di totale mancanza di rispetto verso la comunità ternana” hanno dichiarato in una nota i consiglieri comunali di Alternativa Popolare.

Melasecche: scavalcate le istituzioni

La sinistra che governa la Regione sta per mettere una pietra tombale anche sulla realizzazione del nuovo ospedale?” la stizza di Melasecche che critica il metodo scelto dalla presidente Proietti, parlando di istituzioni “completamente scavalcate“, sia a livello regionale che comunale. Il consigliere ricorda come “da mesi” giace in terza commissione la mozione da lui presentata proprio sull’ospedale di Terni, “rinviata su richiesta dell’assessore Francesco De Rebotti e mai più calendarizzata“.

Bandecchi e l’arroganza fasciocomunista

Ma la reazione più dura arriva dal sindaco Stefano Bandecchi che arriva, proprio lui, a parlare di “arroganza fasciocomunista”. “La Regione ha totalmente abiurato a un normale rapporto istituzionale basato non sulla fiducia, sulla simpatia o sulla stima, ma semplicemente sul rispetto istituzionale di chi è stato eletto dal popolo per servire la città di Terni. Un’arroganza da segnalare al presidente della Repubblica” si legge in una nota. Per poi scagliare il veto e il definitivo esilio alla Presidente di Regione: “Giuro sulla cittadinanza ternana e sulla mia cittadinanza italiana che mai più la presidente del consiglio regionale Proietti entrerà all’interno delle sale del consiglio comunale finché io sarò vivo”.

La replica della maggioranza regionale e Proietti

La replica della Proietti arriva poche ore dopo: “Non replico alle polemiche. Abbiamo mantenuto la promessa“. “La Regione è legittimata a presentare questo lavoro nei tempi e nei modi ritenuti opportuni, nell’ambito delle proprie competenze sulla programmazione sanitaria. La Presidente Proietti si era impegnata pubblicamente a presentare lo studio entro il 15 dicembre. Un impegno rispettato, che conferma la serietà del percorso intrapreso e la volontà di mantenere la parola data. Le polemiche di queste ore appaiono sterili e strumentali” aggiungono in una nota i gruppi di maggioranza del consiglio regionale.

Insomma, un Asilo Mariuccia che non fa bene alla serietà delle istituzioni e soprattutto a una sanità che avrebbe bisogno di maggiore unità di intenti.

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