Sarà ufficialmente inaugurato il prossimo 28 aprile il nuovo ospedale “Solomeo Rural Hospital Primiti” in Malawi, un’opera di carità e missione della comunità cristiana perugino-pievese a favore delle popolazioni più povere del mondo, il cui progetto è stato presentato di recente a Perugia da monsignor Thomas Luke Msusa, vescovo della Diocesi di Zomba. In occasione di questo evento, l’arcivescovo Gualtiero Bassetti si recherà in Malawi dal 26 al 29 aprile, guidando una folta delegazione di perugini in gran parte aderenti all’Associazione “Amici del Malawi”.
E’ la realtà associativa dell’Archidiocesi perugino-pievese, impegnata da oltre trenta anni in un gemellaggio-rapporto solidale con la Diocesi di Zomba. Un rapporto consolidatosi nel tempo e che è riuscito a coinvolge anche le Istituzioni civili (Regione, Provincia e Comune di Perugia), l’Università degli Studi ed alcune realtà imprenditoriali, in primis il Gruppo “Brunello Cucinelli” di Solomeo nel comune di Corciano. Un rapporto che ha portato ad una proficua cooperazione con il Malawi, uno dei Paesi più poveri del continente africano, attraverso la realizzazione in loco di diversi progetti spazianti dall’istruzione ed assistenza all’infanzia alla formazione professionale, dallo sviluppo agricolo a quello socio-sanitario. Tant’è vero che l’ospedale “Solomeo Rural Hospital Primiti” è il frutto di questa cooperazione, realizzato grazie alla collaborazione tra il Gruppo “Brunello Cucinelli”, la Regione Umbria, l'Associazione “Amici del Malawi” e l'Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve.
Dal 2007 l’ospedale rurale preesistente a Primiti è stato completamente ristrutturato e ampliato senza interrompere il servizio. Oggi il “Solomeo Pirimiti rural hospital” risponde agli standard e ai criteri sanitari del Malawi e gli attuali 63 edifici (prima erano 23) dispongono di acqua corrente ed elettricità, hanno un nuovo sistema fognario e sono inseriti in uno spazio curato e ricco di verde. L’ospedale dispone di 113 posti letto e il day hospital conta una media giornaliera di 250 pazienti. Ogni anno al “Solomeo rural hospital“ nascono circa 1600 bambini e possono essere effettuati circa 300 parti cesarei. Complessivamente l’ospedale può soddisfare la domanda di cura di circa 70 mila persone all'anno.