All’indomani della presentazione del progetto del nuovo ospedale di Terni in Regione divampa la polemica politica.
Ad accendere la miccia sono i gruppi di opposizione di Palazzo Spada, Movimento Cinque Stelle, Pd, Senso Civico e Terni Immagina, che, tramite una congiunta, sollevano molti dubbi sulla reale fattibilità del progetto che prevede un investimento di 240 milioni di euro per la nuova struttura che avrebbe 15 sale operatorie, 540 posti letto, e un elisoccorso sul tetto. Le opposizioni si concentrano sulla gestione dei servizi non clinici, fino a questo momento sono ‘andati a bando’ ma, visto che sono stati dei privati a presentare il progetto, sarebbero gestiti dai privati stessi con perdite per decine di milioni di euro.
“Siamo estremamente preoccupati per le sorti e le prospettive della sanità ternana perché il soggetto che ne è responsabile – la regione dell’Umbria- sembra avere perso completamente la bussola. In pochi giorni, tra nuovo ospedale pubblico, clinica privata convenzionata e ora ospedale pubblico realizzato e gestito dai privati, abbiamo sentito tutto e il contrario di tutto”, dichiarano in una nota congiunta i gruppi consigliari di Movimento Cinque Stelle, Pd, Senso Civico e Terni Immagina.
“Ora la regione – proseguono le minoranze – si rimangia l’ospedale cittadino previsto nel Pnrr appena presentato e aggiunge il progetto di fare il nuovo ospedale di Terni con i soldi che i privati contano di guadagnare da questa struttura.
Smaltita la stanchezza per i festeggiamenti del Perugia in seria B e messa in naftalina la questione del nuovo stadio Liberati, la presidente Tesei ha deciso dunque di occuparsi di Terni e come solito lo fa con un compromesso al ribasso, con il tacito assenso di un sindaco sempre più rappresentante di partito e sempre meno paladino dei diritti dei ternani”.
Le minoranze puntano i riflettori sulla formula di progetto di finanza dove le risorse individuate “arriveranno dal rapporto pubblico-privato al contrario di quanto avvenuto per per tutti gli altri ospedali dell’Umbria.
È quindi il caso di chiederci in che modo il privato può realizzare utili su un ospedale pubblico. Il progetto prevederebbe come contropartita gli appalti dei servizi interni al costruttore. Sarebbe il primo ospedale pubblico in Umbria a gestione privata dei servizi con tutto ciò che comporta, al di là di una netta sottovalutazione dei costi finanziari e dell’organizzazione dei posti letto”.
“Diciamo alla presidente Tesei e al silente e accondiscendente sindaco Latini – conclude la nota – basta con i grovigli di formule astruse. Terni si merita un investimento pubblico per il nuovo ospedale cittadino. Accanto a questo, il progetto complessivo dello stadio, nell’ambito della sua sostenibilità economica. Per tutto il resto, per le capriole della regione, per le proposte di giornata, per le prese in giro non c’è posto”.