La corsa “all'oro rosso” è costata una denuncia da parte dei carabinieri di Terni per un ternano di 35 anni, celibe, senza occupazione e con vari precedenti penali per furto.
Ieri mattina l'uomo si è introdotto all'interno di un cantiere edile del centro cittadino ed ha sottratto una bobina di rame di 18 chilogrammi per usi termo-idraulici. Un carabiniere fuori servizio che si trovava a passare in zona ha notato il comportamento sospetto dell'uomo ed ha avvertito immediatamente i propri colleghi. Celermente è intervenuta una gazzella del 112 che ha bloccato il ladro poco distante dal luogo del furto; il materiale trafugato è stato restituito al legittimo proprietario, accortosi solo in quel momento della sparizione del materiale.
Le razzie di rame stanno diventando sempre più frequenti da quando il prezzo di questa materia prima negli ultimi tre anni è triplicato, raggiungendo quasi 8mila euro a tonnellata. Oramai è la nuova corsa all'oro, un “oro” rosso; non più paesaggi del “lontano e selvaggio” west a fargli da cornice, ma la quotidiana vita metropolitana, tra cantieri e ferrovie. Tutto quel che “luccica di rosso” attrae i nuovi “cercatori” d'oro, spesso disperati, nomadi e tossicodipendenti in cerca di qualche euro “facile”; la sua alta riciclabilità (100%) senza perdere le sue proprietà (conducibilità, resistenza alla corrosione, forza e flessione) lo rendono un “boccone” appetibile; i prezzi sul mercato nero si aggirano tra i 4 e gli 8 euro al chilo se già ripulito dalla guaina che spesso lo avvolge.