Dopo la rivolta di una decina di giorni fa con una decina di agenti rimasti feriti, ancora disordini al carcere di Terni. Lo denuncia il Sindacato Autonomi Polizia Penitenziaria (Sappe).
“Un detenuto straniero della media sicurezza, per futili motivi – sembra volere fare una una telefonata a cui non aveva diritto – ha incendiato all’interno della propria cella il materasso e le lenzuola creando una grossa nuvola di fumo all’interno della sezione”, spiega Fabrizio Bonino, segretario nazionale per l’Umbria del Sappe. “Solamente grazie alla prontezza ed alla professionalità degli agenti di polizia penitenziaria servizio si riusciva ad evacuare gli altri detenuti presenti, immettendoli presso il cortile passeggio ed a spegnere l’incendio. Al momento non si hanno notizie di personale di polizia penitenziaria e detenuti intossicati o refertati”.
“Una storia di ordinaria follia, come purtroppo sempre più frequentemente accadono nelle carceri umbre e italiane”, commenta il segretario generale del SAPPE Donato Capece. “Servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. I numeri degli eventi critici accaduti nelle carceri italiane nel primo semestre del 2022 sono allucinanti: 5.885 atti di autolesionismo, 45 decessi per cause naturali, 30 suicidi e 814 sventati dalla Polizia Penitenziaria, 4.023 colluttazioni, 560 ferimenti. In pratica, ogni giorno nelle carceri italiani succede qualcosa, ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre. le carceri sono un colabrodo per le precise responsabilità di ha creduto che allargare a dismisura le maglie del trattamento a discapito della sicurezza interna ed in danno delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria”.
Nelle ultime ore anche la Uilpa Polizia penitenziaria era intervenuta sulla situazioni delle carceri in Italia, caratterizzate sempre più da disordini, episodi autolesionistici e suicidi, chiedendo ispezioni a sorpresa del neo ministro della Giustizia, Nordio