Nuovi CAM nel prezzario, verso la sostenibilità ambientale ed economica di edifici e infrastrutture

Nuovi CAM nel prezzario, verso la sostenibilità ambientale ed economica di edifici e infrastrutture

Redazione

Nuovi CAM nel prezzario, verso la sostenibilità ambientale ed economica di edifici e infrastrutture

Nel rinnovato Auditorium di Confindustria il confronto tra ANCE Umbria, Rete delle Professioni Umbria e Regione
Dom, 13/07/2025 - 12:06

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Una sinergia tra istituzioni, imprese del settore delle costruzioni e professionisti affinché edifici e infrastrutture possano essere più sostenibili. Dal punto di vista ambientale, utilizzando anche materiali di scarto riciclati. Ma anche economico, perché i costi maggiori vengano riconosciuti alle imprese.

Il punto su prospettive e criticità verso questa strada che l’Umbria sta cercando di perseguire nel recepimento della normativa nazionale sui Criteri Minimi Ambientali, attraverso l’inserimento dei CAM nel nuovo prezzario è stato fatto nel rinnovato Auditorium di Confindustria, che ha ospitato il convegno “I nuovi CAM e il prezzario regionale” organizzato da Ance Umbria, Regione Umbria e Rete delle Professioni Tecniche Umbria.

Un incontro operativo – al quale hanno partecipato numerosi imprenditori del settore delle costruzioni e professionisti di tutti gli Ordini professionali – per spiegare appunto come il prezzario regionale abbia recepito i Criteri Ambientali Minimi (CAM) e cosa questo comporti in termini pratici per i soggetti che operano nella progettazione, realizzazione e gestione dei cantieri delle costruzioni e delle infrastrutture viarie in particolare.

Il recepimento dei CAM nel prezzario può rappresentare anche un importante cambio di prospettiva nei rapporti con le stazioni appaltanti, chiamate a riconoscere – anche economicamente – l’impegno delle imprese in termini di qualità ambientale e innovazione nei processi.

I CAM, ha sottolineato l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Infrastrutture, Francesco De Rebotti, devono rappresentare non solo un’incombenza normativa, ma un’opportunità per coniugare sviluppo economico, qualità dell’ambiente e benessere collettivo. Un obiettivo che però, ha evidenziato, per essere concreto deve rendere vantaggioso, anche dal punto di vista economico, l’utilizzo dei materiali di recupero. Ricordando come la convenienza della sostenibilità sia stata recepita anche nell’Accordo di programma di Ast e come il lavoro sul nuovo prezzario regionale vada in questa direzione.

Dopo il saluto del presidente di Confindustria Umbria Vincenzo Briziarelli, il presidente di ANCE Umbria Albano Morelli, e l’architetto Livio Farina per la Rete delle Professioni Tecniche dell’Umbria hanno parlato del lavoro svolto al tavolo del prezzario, del cambio di prospettiva con la strada intrapresa, ma anche di alcune criticità operative che permangono rispetto alla normativa sui CAM.

Il presidente Morelli, in particolare, ha ricordato l’impegno concreto di ANCE sui temi della qualità dei cantieri, della sicurezza e della sostenibilità. Su quest’ultimo punto, è però necessario che le imprese vengano messe nella condizione di poter scegliere soluzioni meno impattanti, appunto anche attraverso l’utilizzo di materiali come gli inerti riciclati, che da rifiuti, e quindi da problema, possono divenire una risorsa. Morelli ha sottolineato in particolare le criticità riscontrate sull’interpretazione e quindi l’applicazione delle norme contenute nel decreto “End of Waste inerti”, che rischia di frenare gli impianti di raccolta e quindi di ostacolare un approccio virtuoso verso la sostenibilità.

L’architetto Farina si è soffermato sulle incombenze alle quali sono chiamati i professionisti, sottolineando alcuni affinamenti ritenuti necessari per superare le criticità evidenziate in questa fase transitoria.

Gli aspetti tecnici del recepimento dei CAM nel prezzario sono stati affrontati da Paolo Gattini (Regione Umbria), Patrizia Macaluso (Osservatorio contratti pubblici della Regione) e Maurizio Bocci (già professore ordinario alla Università Politecnica delle Marche) che ha relazionato sui CAM Strade, evidenziando gli aspetti più rilevanti per progettisti e imprese, in particolare sui nuovi conglomerati bituminosi e il riutilizzo di materiali riciclati provenienti da impianti di trattamento.

A concludere l’interessante momento formativo e di confronto Gianluca Paggi, direttore Governo del Territorio, Ambiente, Protezione civile, Riqualificazione urbana e Coordinamento PNRR della Regione Umbria.

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