Nuove aree edificabili a Spoleto, centrosinistra "Maggioranza dimostra mancanza di visione politica e programmatica" - Tuttoggi.info

Nuove aree edificabili a Spoleto, centrosinistra “Maggioranza dimostra mancanza di visione politica e programmatica”

Redazione

Nuove aree edificabili a Spoleto, centrosinistra “Maggioranza dimostra mancanza di visione politica e programmatica”

I consiglieri comunali di centrosinistra ripercorrono quanto avvenuto durante l'ultima seduta del consiglio comunale e stigmatizzano anche le parole del sindaco sulla malavita
Gio, 20/02/2020 - 10:31

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Dopo la bocciatura della nuova area edificabile a Madonna di Lugo in consiglio comunale, ad intervenire sono i consiglieri comunali del centrosinistra.

Gli esponenti di Pd e Ora Spoleto, infatti, insieme al capogruppo di Alleanza Civica Gianmarco Profili, durante l’ultima seduta del consiglio comunale hanno fatto ragionare la maggioranza sull’inopportunità di trasformare l’area tra l’Eurospin e via della Fratellanza Scout da agricola in edificabile, tanto che la pratica poi non è stata approvata all’unanimità.

Discussione accesa in comune sulle osservazioni alla variante del piano regolatore.

Quando si è iniziato a discutere delle osservazioni “in aumento” alla variante del PRG, ovvero le richieste dei cittadini per far passare alcune aree da agricole a edificabili, si è scatenata la bagarre. Assente il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, in rotta di collisione con la maggioranza.

Proprio pochi giorni fa l’assessore Flavoni aveva dichiarato che “il lavoro che abbiamo compiuto sul PRG è stato guidato dal principio base di procedere ad una diminuzione significativa delle aree edificabili, per preservare la straordinaria componente ambientale del nostro territorio e valorizzarne le aree di assoluto pregio, per andare verso il ripopolamento del centro storico”.

L’opposizione si è scagliata contro la maggioranza proprio su quelle pratiche che prevedono il passaggio delle aree agricole in edificabili, con importante consumo di territorio. La richiesta di edificabilità in zone periferiche, in prevalenza S. Giacomo e Madonna di Lugo, va contro i criteri appena detti; significa, infatti, consumo di territorio, ulteriore spopolamento del centro storico, realizzazione di nuove abitazioni in una città già numericamente in contrazione.

Le rimostranze dei consiglieri di minoranza Lisci, Trippetti e Erbaioli (PD) e Renzi (Ora Spoleto) proprio su queste osservazioni hanno portato all’astensione di tutto il consiglio comunale su una pratica importante, quale la concessione di quasi 13 mila metri quadrati di terreno edificabile a Madonna di Lugo.

La maggioranza ha nuovamente dimostrato la mancanza di una visione politica e programmatica per la città, sia per quanto riguarda le politiche di ripopolamento del centro storico, sia sulla programmazione di servizi, infrastrutture e viabilità nelle zone in cui si costruirà ex novo.

Anche se stiamo parlando di osservazioni al piano regolatore, quando si tratta di volumetrie così importanti significa comunque rimodellare la fisionomia della città. A noi sembra invece che la maggioranza si muova in modo casuale, improvvisato e senza una pianificazione organica che caratterizza la visione della città moderna.

Piano regolatore Spoleto, salta nuova edificabilità a Madonna di Lugo

In una nota, i consiglieri del Pd Carla Erbaioli, Stefano Lisci e Marco Trippetti e Luigina Renzi di Ora Spoleto ricordano come la discussione sulle osservazioni alla variante del Piano regolatore è stata accesa.

“Quando si è iniziato a discutere delle osservazioni “in aumento” alla variante del PRG, ovvero le richieste dei cittadini per far passare alcune aree da agricole a edificabili, – ricordano i quattro esponenti di centrosinistra – si è scatenata la bagarre. Assente il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, in rotta di collisione con la maggioranza.

Proprio pochi giorni fa l’assessore Flavoni aveva dichiarato che “il lavoro che abbiamo compiuto sul PRG è stato guidato dal principio base di procedere ad una diminuzione significativa delle aree edificabili, per preservare la straordinaria componente ambientale del nostro territorio e valorizzarne le aree di assoluto pregio, per andare verso il ripopolamento del centro storico”. 

L’opposizione si è scagliata contro la maggioranza proprio su quelle pratiche che prevedono il passaggio delle aree agricole in edificabili, con importante consumo di territorio. La richiesta di edificabilità in zone periferiche, in prevalenza S. Giacomo e Madonna di Lugo, – incalzano Trippetti, Lisci, Erbaioli e Renzi – va contro i criteri appena detti;  significa, infatti, consumo di territorio, ulteriore spopolamento del centro storico, realizzazione di nuove abitazioni in una città già numericamente in contrazione.

Le rimostranze dei consiglieri di minoranza Lisci, Trippetti e Erbaioli (PD) e Renzi (Ora Spoleto) proprio su queste osservazioni hanno portato all’astensione di tutto il consiglio comunale su una pratica importante, quale la concessione di quasi 13 mila metri quadrati di terreno edificabile a Madonna di Lugo”.

Quindi il commento politico dei consiglieri di centrosinistra: “La maggioranza ha nuovamente dimostrato la mancanza di una visione politica e programmatica per la città, sia per quanto riguarda le politiche di ripopolamento del centro storico, sia sulla programmazione di servizi, infrastrutture e viabilità nelle zone in cui si costruirà ex novo.

Anche se stiamo parlando di osservazioni al piano regolatore, quando si tratta di volumetrie così importanti significa comunque rimodellare la fisionomia della città. A noi sembra invece che la maggioranza si muova in modo casuale, improvvisato e senza una pianificazione organica che caratterizza la visione della città moderna.

E come abbiamo già dichiarato, questa è una maggioranza che non esita a lanciare proclami e anatemi, come quello pronunciato dal primo cittadino nella penultima seduta del consiglio comunale, quando, riferendosi all’assessore Loretoni, lo ha appellato come persona specchiata (gettando indirettamente una luce sinistra su altri assessori) “proprio in questo momento in cui nel comune si verificano casi di malavita organizzata”. Se il sindaco sa qualcosa, parli e denunci. Anche il consiglio comunale ha diritto di sapere cosa sta succedendo nella nostra città”.

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