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Nuova viabilità a Ponte San Giovanni | La rotonda recupera la storia etrusca

Nuova viabilità inaugurata a Perugia: il taglio del nastro si è avuto per gli interventi tra tra via Volumnia, strada dei Loggi e via Adriatica a Ponte San Giovanni, percorribile già dallo scorso 23 agosto.

Alla cerimonia erano presenti il Sindaco Romizi, l’Assessore ai lavori pubblici, infrastrutture, Perugia digitale Francesco Calabrese, l’Assessore Infrastrutture, trasporti e mobilità urbana della Regione dell’Umbria, Giuseppe Chianella, la consigliera Erika Borghesi, in rappresentanza della Provincia di Perugia, e i tecnici che hanno lavorato all’intervento.

Questo – ha spiegato l’Assessore Calabrese – è stato un cantiere particolarmente complesso, eppure si può dire che sia stato un cantiere modello per svariati motivi. Modello di continuità istituzionale tra la precedente amministrazione che lo ha iniziato e quella Romizi, che lo ha fatto subito proprio. Modello anche nelle relazioni interistituzionali con la Regione dell’Umbria che lo ha accompagnato finanziariamente. Ma modello anche nelle relazioni con i cittadini, con cui è stata mantenuta, per tutto il tempo, un’interlocuzione costante e una condivisione di intenti e azioni, così come con le imprese locali che vi hanno lavorato. Infine – ha concluso Calabrese – è stato un cantiere modello anche per quanto riguarda il lavoro degli uffici e dei tecnici, a cominciare dal direttore lavori Riccardo Costantini e dall’Ing. Leonardo Naldini, che hanno dimostrato grande professionalità e voglia di arrivare all’obiettivo.”

Un progetto di fluidificazione del traffico che, allo stesso tempo, è anche un richiamo alla cultura e alla storia etrusca del territorio e un evidente intervento di riqualificazione urbana” lo ha definito, invece, l’assessore regionale Chianella, ricordando il finanziamento della Regione stessa, risalente al settennato 2007/2013.

Quest’area è diventata una cerniera importante per Ponte San Giovanni – ha, quindi, concluso il Sindaco Romizi nel suo intervento – ma, attraverso questa rotonda, è anche un modo per recuperare la nostra storia. Per questo – ha sottolineato – la scultura del Maestro Massimo Arzilli che è posta al centro della rotatoria e l’intitolazione della rotatoria stessa all’Ing. Alfonso Scandellari non solo non sono in contrasto, ma anzi vanno nella stessa direzione, quella di farci riappropriare di tutta la storia della città. Non a caso, la prima opera di illuminazione di quest’area, di cui fu artefice l’ing. Scandellari – ha ricordato il Sindaco – avvenne nell’800, quando fu riportata “alla luce” anche la necropoli dei Volumni.”

L’intervento – Si è trattato – come è stato spiegato – di due cantieri successivi, ma senza soluzione di continuità. Il primo –completato già a settembre 2015 – ha riguardato la realizzazione del nuovo sottopasso FCU, della rotatoria strada dei Loggi-via Volumnia, dei relativi percorsi pedonali adiacenti, di tutte le relative infrastrutture tecnologiche, quali l’impianto di sollevamento delle acque bianche e l’impianto di pubblica illuminazione a led, la riqualificazione pedonale, la ribitumatura di strada dei Loggi fino all’intersezione con strada Ferrini e la sostituzione di un tratto di rete fognaria lungo la medesima strada dei Loggi. E’ stato questo il cantiere economicamente più impegnativo, con una cifra iniziale prevista di 4.300.000 euro, poi scesa, in base alle risorse finanziarie disponibili, a 3.400.000.

Il secondo cantiere ha riguardato, invece, la realizzazione delle opere residue, necessarie a permettere il completamento e la messa in esercizio di tutta la nuova viabilità complessiva di Ponte san Giovanni, prevista dai vari strumenti di pianificazione urbanistica. Questo secondo gruppo di opere prevedeva, per la maggior parte, oneri di convenzione previsti a carico dei soggetti attuatori dei comparti Ac.Fi.10a e Ac.Fi.10b, oneri peraltro mai realizzati a causa della grave crisi edilizia scaturita negli anni passati e culminata nei concordati preventivi a carico di entrambi i soggetti attuatori dei comparti.

Scaduti i termini della convenzione a Febbraio 2016, l’Amministrazione ha quindi ritenuto di dare avvio all’escussione della relativa polizza fidejussoria posta a garanzia delle opere mancanti, al fine di poter completare comunque i lavori del nuovo sottopasso FCU e realizzare la nuova viabilità di Ponte San Giovanni. Sono stati, quindi, completati il tratto di strada mancante, i percorsi pedonali, le opere di predisposizione tecnologica per i palazzi della zona, l’impianto di illuminazione a led e le isole spartitraffico su via Adriatica ed è stata apposta la necessaria segnaletica orizzontale e verticale, con una spesa ulteriore di 450.000 euro, la maggior parte dei quali coperti, appunto, dalle garanzie fidejussorie stesse. A realizzare le varie opere in entrambi i cantieri è stato il Consorzio Stabile CSI Srl, che ha operato attraverso 4 aziende consorziate (GMP Spa, Edilia Castellini Snc, Bonndini Srl e Impresa Pelliccia Snc)

Viabilità – La nuova viabilità è percorribile a senso unico con due corsie di marcia, dal sottopasso ferroviario fino all’incrocio con via Adriatica, nei pressi della rotatoria dello svincolo sul Raccordo. Istituito il senso unico anche in via Adriatica, a partire dall’intersezione con la nuova viabilità e fino all’incrocio con via della Scuola. Con questo schema si crea una circolazione a rotatoria tra la nuova viabilità ed il primo tratto di via Adriatica, che permette di avere una circolazione più fluida, su due corsie, alleggerendo i flussi all’interno del centro abitato.

Volumnia dello scultore Massimo Arzilli – La cerimonia è stata anche l’occasione per inaugurare la statua – intitolata “Volumnia”- posta al centro della rotatoria, intitolata all’Ing. Alfonso Scandellari, e realizzata dallo scultore perugino Massimo Arzilli. “Ho donato quest’opera alla comunità ponteggiana, con amore per la città e per il quartiere in cui ho vissuto, –ha detto Arzilli- per abbellire e caratterizzare questo luogo di transito. L’opera è composta da sei stele in laterizio armato, di cui una –la più alta- sormontata da un Grifo in terracotta e intende celebrare la filiera del laterizio, prodotto e utilizzato nell’area fin dai tempi degli Etruschi, che hanno vissuto in questi luoghi. A ricordarlo, infatti, le iscrizioni nella scultura, in caratteri etruschi.”

L’opera racchiude in sé più livelli di interpretazione e di significato, come del resto il luogo stesso in cui è collocata, che nei secoli è stato utilizzato dall’uomo per successive funzioni: culto, transito, produzione industriale, insediamento abitativo. “I materiali utilizzati –ha spiegato ancora Arzilli- il mattone moderno, il ferro profilato e ritagliato stanno proprio a richiamare la produzione industriale, l’industria metallurgica e la manodopera metalmeccanica, tutte opere umane che, fin dall’epoca etrusca, caratterizzano fortemente quest’area. Ad esse si aggiungono la spirale, simbolo dell’eternità, cara agli Etruschi stessi e il Grifo, rappresentato su quattro stele, quasi una rosa dei venti per la conoscenza dell’uomo. Insomma -ha concluso- si tratta di un’opera ricca di simbolismi, per ricordare le nostre radici.”

Un ringraziamento particolare, l’artista lo ha voluto fare a tutti coloro che lo hanno affiancato nella realizzazione dell’opera, le Fornaci Briziarelli Marsciano, le Officine Coinfer, la ditta Baiocco Rolando Marmi, le maestranze e i tecnici del Comune

Alla cerimonia hanno partecipato anche alcuni figuranti in costume d’epoca della manifestazione Velimna, in corso fino a domani a Ponte San Giovanni, che proprio nella sera di sabato 2 settembre daranno vita al tradizionale Corteo storico per le vie del quartiere perugino.