Una raccolta firme, proposte progettuali alternative e una mobilitazione cittadina. Il Pd ha già le armi pronte per combattere una battaglia che al momento, però sembra essere contro gli intenti. Sul tavolo c’è l’ipotesi di un grande anello a senso unico a Madonna Alta, che da via Tuzi va verso via Settevalli, per dirigersi poi la via Martiri dei Lager. Una vera e propria bretella stradale tra via Diaz e via Baracca voluta, secondo il Pd, dall’assessore Francesco Calabrese. In una conferenza stampa proprio nel cuore del parco Diaz, il consigliere di opposizione Tommaso Bori manifesta contrarietà nei confronti delle ipotesi di modifica della viabilità e lo fa proprio dove dovrebbe sorgere la bretella. Insieme a lui, i segretari del Pd Perugia Francesco Giacopetti e del circolo di Madonna Alta Fabrizio Billeri, per parlare di degrado, sicurezza delle aree verdi ma non solo.
Ipotesi progettuale – La volontà sarebbe quella di mettere mano alla viabilità di uno dei quartieri più popolosi della città. I fondi, messi a disposizione dalla Regione per la messa in sicurezza degli incroci, già ci sarebbero ma un progetto vero e proprio a Palazzo non è stato al momento mai depositato. Né dal Calabrese, né da altri. Ma il Pd attacca e lo fa proprio nell’area verde in questione, invitando residenti e cittadini a schierarsi contro quel che, per ora, è soltanto una voce. In ballo c’è la tranquillità e la vivibilità di un intero quartiere.
“Ogni mattina – spiega Bori – transitano per via Pievaiola, via Cortonese e via Settevalli oltre 50mila veicoli privati e mezzi pubblici diretti a Fontivegge e al centro storico, senza contare il traffico veicolare del resto della giornata”. Ridurre l’inquinamento acustico e ambientale, diminuire il traffico, tutelare le aree verdi e vigilare sulla sicurezza cittadina, gli intenti che il consigliere Bori ricorda “devono essere volontà di tutti. Non servono spot improvvisati, ma progettualità vere per Madonna Alta” aggiunge il consigliere del Pd riferendosi alle idee di nuova viabilità di Calabrese. Viabilità che stravolgerebbe una bella fetta del quartiere, riducendo questo piccolo polmone che ha il merito di offrire sollievo dallo stress quotidiano a famiglie, anziani e animali (presente in zona un’area cani fortemente voluta dai residenti). Al suo posto un’arteria stradale che faciliterebbe l’accesso alla superstrada, sia in entrata che in uscita a scapito di chi, questa zona, la vive.
Le alternative – Contro l’ipotesi di una nuova ‘autostrada’ che unirebbe le arterie di via Settevalli e di via Pievaiola, la soluzione la spiega Bori. “Se si vuole risolvere il problema occorre regolare al meglio tre incroci: va rimosso l’impianto semaforico non solo tra via Martiri dei Lager e via Settevalli, ma anche quello tra via Baracca e via della Madonna Alta (nei pressi del palazzo Unicredit). Basta seguire l’esempio virtuoso dell’eliminazione del poco distante incrocio semaforico in prossimità dei palazzi di Lucertini e del Distretto socio-sanitario”. Esempio che avrebbe ridotto le lunghe code lì dove erano tappa fissa per ogni automobilista durante gli orari di punta.
“Stessa soluzione – continua Bori – si può impiegare anche per mettere in sicurezza il terzo incrocio, quello di immissione tra via Tuzi e via Settevalli. Con questi semplici interventi, in parte già finanziati dai fondi regionali, si ha una soluzione migliore e meno impattante per i residenti del quartiere. Non serve sottrarre spazio alle aree verdi già attrezzate ed incrementare l’asfalto, ma è necessaria una progettualità di lungo respiro e valutazioni serie sull’impiego del suolo”.
Mobilitazione – Da qualche giorno, ad opera di residenti e non solo, è iniziata una raccolta firme contro l’ipotesi della bretella di Madonna Alta ma, assicura il Pd, si attueranno altre mobilitazioni cittadine. Da palazzo dei Priori, l’assessore Calabrese, contattato telefonicamente dalla redazione di Tuttoggi.info spiega: “Una mobilitazione del Pd per cosa? Siamo in una fase di studio, di analisi e di valutazione tecniche necessarie per elaborare e proporre possibili soluzioni. Quando avremo un progetto da presentare alla città ne parleremo con tutta la cittadinanza. Non è mia intenzione sottrarmi al confronto. Faremo un’assemblea pubblica in cui presentare delle proposte tecniche concrete”.
Ex villa Nanni – Ma la ‘tirata di orecchie’ del Pd all’Amministrazione arriva anche sui lavori che stanno interessando la riqualificazione dell’ex Villa Nanni nel cuore di un altro parco frequentatissimo, il Chico Mendez. Iniziato il processo di bonifica dell’amianto presente sulle coperture e l’abbattimento degli edifici interni all’area verde, permettendo al parco di acquisire quasi nuovi 5mila metri quadrati di spazio pubblico, il consigliere Pd torna a chiedere all’Amministrazione di vigilare sul progetto, garantendo la sicurezza ai frequentatori dell’area verde rispetto alla strada che si sta realizzando. “L’edificio della villa – continua Bori – , una volta scelto il suo utilizzo, sarà collegata alla viabilità principale con una strada. Il pericolo è quello che un percorso pedonale diventi una strada”. A lavori di riqualificazione iniziati si chiede, quindi, chiarezza sul futuro dell’area e la tutela della sicurezza dei frequentatori del parco.