Non c’è ancora una data certa in calendario, per l’apertura ufficiale della nuova Ss 77 Val di Chienti, ed anche la stessa presenza del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, deve trovare conferma. Sulla realizzazione dello svincolo di Scopoli lungo il nuovo tratto della Foligno – Civitanova Marche, emergono invece ulteriori segnali incoraggianti.
A rilanciarli, la stessa presidente della Regione dell’Umbria, Catiuscia Marini. Questo, in estrema sintesi, quanto emerso dal convegno ‘Integrazione territoriale Umbria – Marche’ svoltosi a Gubbio nei giorni scorsi. Nel corso del dibattito pubblico infatti, è intervenuto Alessio Fiacco, portavoce del Comitato Val Menotre, che approfittando dell’occasione fornita dall’incontro eugubino, ha chiesto alla governatrice umbra di conoscere i tempi esatti per l’inaugurazione della nuova infrastruttura umbro marchigiana, nonché gli ultimi sviluppi in merito all’iter per la realizzazione dello svincolo.
Sulla prima questione, la presidente Marini ha di fatto rispedito la palla all’Anas ed al Governo Nazionale, specificando che anche la Regione è in attesa di sapere come e quando verrà aperta transito, tirandosi così fuori dalla questione.
Netta invece, come detto, la presa di posizione a favore delle esigenze espresse dal Comitato Val Menotre, non a caso il portavoce Alessio Fiacco, ha ricordato alla platea il pronunciamento favorevole di sostegno già espresso dalle categorie economiche, i sindaci della Valnerina, il Consiglio comunale di Foligno, il Consiglio regionale dell’Umbria nonché l’interrogazione parlamentare presentata da Pietro Laffranco (FI) e sottoscritta da diversi parlamentari umbri, sino all’interessamento della vicepresidente della Camera dei Deputati.
“Sullo svincolo di Scopoli si è riaperto il confronto con la massima disponibilità da parte dei ministeri – ha replicato la Marini – e c’è la concreta possibilità di riprendere il percorso per la realizzazione dell’opera. Ciò che mi sembra ingiustificabile – ha sottolineato – è il fatto che sia stato bocciata la costruzione di uno svincolo, per questioni di impatto ambientante, tra l’latro indispensabile soprattutto per motivi di sicurezza e dopo chilometri di gallerie, quando invece è stata realizzata una strada a quattro corsie, proprio nel bel mezzo della vallata. Ecco, nelle riforme proposte dal Governo, ad esempio – ha spiegato la presidente dell’Umbria – dovranno essere le prefetture ad avere il compito di esprimersi su queste questioni, e non più le sovrintendenze”.