"NUOVA PANDA SCHIAVI IN MANO": DA POMIGLIANO A PERUGIA IL CONFRONTO SUL NUOVO EQUILIBRIO TRA OPERAI E DATORI - Tuttoggi.info

“NUOVA PANDA SCHIAVI IN MANO”: DA POMIGLIANO A PERUGIA IL CONFRONTO SUL NUOVO EQUILIBRIO TRA OPERAI E DATORI

Redazione

“NUOVA PANDA SCHIAVI IN MANO”: DA POMIGLIANO A PERUGIA IL CONFRONTO SUL NUOVO EQUILIBRIO TRA OPERAI E DATORI

Lun, 09/05/2011 - 18:47

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(Fda) A pochi giorni dallo sciopero generale del 6 maggio, che ha portato in piazza tanti lavoratori sotto i vessilli della Cgil e ne ha lasciati tanti altri in ufficio, chi per scelta, chi “per forza”, a Perugia si torna a parlare del cambiamento dei diritti dei lavoratori, nell'incontro dedicato alla presentazione del volume “Nuova Panda schiavi in mano”. Il libro protagonista dell'dibattito è una ricerca condotta dal “Centro studi per la riforma dello Stato” nello stabilimento Fiat di Pomigliano D'Arco, considerato un luogo pilota per comprendere la condizione dei lavoratori e l'equilibrio tra datori e dipendenti negli anni a venire.

“Oggi la costituzione esce dalle fabbriche: chi mette in discussione il diritto allo sciopero vuole far uscire la costituzione (dai luoghi di lavoro), un po' come hanno fatto con il precariato”, ha detto Mario di Costranzo di Pomigliano, tra gli animatori dell'incontro tenuto a Perugia, ai microfoni di Radiophonica. “Il contratto dell'auto non tiene conto del contratto nazionale, ma deroga, introducendo nuove forme di flessibilità”, ricorda Di Costanzo, a proposito del rinnovo del contratto collettivo dello stabilimento, che ha riempito le pagine della cronaca nazionale quasi un anno fa.

Secondo Di Costanzo, però, lo sciopero dei giorni scorsi dimostra come con quell'accordo di fatto i lavoratori abbiano rinunciato anche al diritto allo sciopero, costituzionalmente garantito: “Marchionne dice che chi fa lo sciopero su quei punti dell'accordo, sottoscritti da Fim e Uil, viene contestato”, ha detto Di Costanzo. “Ma quell'accordo parla di straordinario, di diritti del lavoro di prestazione lavorativa, (…) di mensa a fine turno, capisci bene che la dialettica è quella di impedire del tutto lo sciopero. (…) Chi sciopera quindi, con il contratto, viene innanzitutto contestato e poi gli viene fatta un ammendo con una decurtazione salariale”.

Intervista Radiophonica.com

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