Nuova operazione antidroga a Terni dopo quella degli ultimi giorni che aveva portato all’arresto di 9 persone ed alla denuncia a piede libero di altre 3. Questa volta nel mirino dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Terni (guidata dal capitano Perlorca) sono finite 4 persone. Al centro dell’indagine la cosiddetta “droga dello stupro“, utilizzata per festini durante il lockdown.
Gli arresti sono scattati lunedì 27 luglio, in esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Terni. A coordinare le indagini il procuratore capo Alberto Liguori ed il sostituto Marco Stramaglia, che ne hanno illustrato i dettagli durante una conferenza stampa che si è svolta giovedì mattina nella sede del comando provinciale dei carabinieri.
Le indagini – è stato ricostruito – sono partite a fine aprile 2020, proprio durante il “lockdown” imposto dall’emergenza pandemica, quando un “festino” a base di alcool e droga, organizzato in una via del centro cittadino, per poco non è finito in tragedia. Uno dei partecipanti, italiano classe ’90, dopo aver consumato della droga accusava un serio malore e non riusciva più a respirare. Invece di chiamare i soccorsi, il proprietario dell’abitazione convocava altri pusher di sua conoscenza per risolvere il problema: il ragazzo, esanime, veniva letteralmente gettato in strada.
Il senso civico di due cittadini che avevano assistito alla scena gli ha salvato la vita: soccorso appena in tempo dal 118 e da una pattuglia della Sezione Radiomobile, dopo alcuni giorni di coma il ragazzo si è ripreso. Le immagini della videosorveglianza hanno consentito dunque ai Carabinieri di identificare i quattro “barellieri” e di dare l’avvio all’attività investigativa nel corso della quale è emerso un mondo fatto di festini a base di droga, venendo riscontrati numerosi episodi di spaccio di cocaina e GHB, la cosiddetta droga dello stupro.
L’attività investigativa, che si è svolta con pedinamenti e intercettazioni, ha quindi permesso di trarre in arresto – su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Terni – 4 persone (due uomini italiani classe ’59 e ‘73, una donna italiana classe ’74 e un uomo marocchino classe ‘94), nonché di denunciarne a piede libero 2 (un uomo italiano classe ’65 e un uomo albanese classe ‘92). Sono ritenuti responsabili a vario titolo di cessione di sostanze stupefacenti, abbandono di persona incapace e riciclaggio di denaro. Uno degli arrestati si trova già in carcere a Capanne per altri motivi.
Due persone, invece, sono state arrestate in flagranza di reato per cessione di “ghb”, la cosiddetta droga dello stupro e riciclaggio del provento dell’attività di spaccio. In tutto sono stati sequestrati 130 ml di tale tipo di stupefacente.
Gli inquirenti hanno riscontrato varie cessioni di droga: 365 grammi di cocaina e 500 ml di droga dello stupro, stimando in 40mila euro circa i proventi dell’attività di spaccio. Inoltre è stato appurato il riciclaggio di denaro per la somma complessiva di 20000 euro, provento dell’attività di spaccio, diretti ad un conto corrente estero acceso in Spagna, nella città di Malaga (che ha dato i natali al celebre pittore e scultore Pablo Picasso, da cui il nome dell’operazione).
Tra i vari pusher che frequentavano il “giro”, spicca infatti la figura di un extra-comunitario irregolare sul territorio che, non potendo giustificare l’invio di ingenti somme di denaro in Spagna, chiedeva ripetutamente aiuto ad un italiano, tratto in arresto nel mese di giugno in flagranza del reato di riciclaggio, subito dopo aver effettuato – presso una filiale del centro cittadino – l’ultima delle tre sostituzioni di denaro riscontrate dai Carabinieri.