In vista dell’ormai prossimo completamento dei lavori di riqualificazione, a ‘Fa’ la cosa giusta! Umbria’ è stato illustrato in anteprima il progetto di social housing ‘Nuova Fornace’ di Umbertide, che sarà poi presentato ufficialmente sabato 27 ottobre, alle 11, al centro socio culturale cittadino ‘San Francesco’, in piazza San Francesco. Quale miglior posto, infatti, della fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili per mostrare un’innovativa iniziativa abitativa basata sull’idea di comunità e rivolta, in larga parte, a coloro che hanno difficoltà a trovare un alloggio alle condizioni di mercato.
Rilevato nel giugno 2017 dal fondo Uni HS AbitaRE, gestito da Finint SGR, il complesso Nuova Fornace, una volta terminato (si prevede a fine gennaio 2019), si comporrà di 78 alloggi di housing sociale, suddivisi in case bottega e alloggi in locazione e vendita convenzionata, residenze temporanee, spazi comuni, servizi integrativi all’abitare, spazi commerciali e dedicati al co-working. Saranno, inoltre, disponibili 9 villette a schiera in vendita sul libero mercato.
“Dopo un’attenta attività di progettazione – ha ricordato Carla Santuz, Real Estate asset manager di Finint SGR –, a febbraio di quest’anno sono partiti i lavori di riqualificazione volti a ripristinare tutte le unità. I lavori stanno procedendo come da cronoprogramma e contiamo di rendere fruibile il tutto al più presto. Abbiamo anche coinvolto degli operatori locali per la redazione di un progetto sociale a favore della comunità di residenti che si insedierà nel complesso immobiliare”. Uno di questi operatori è Coop Umbria Casa, storica società cooperativa operante nel settore edile, scelta come gestore sociale del progetto Nuova Fornace. “Gli alloggi in housing sociale – ha spiegato il presidente di Coop Umbria Casa Laerte Grimani – saranno destinati a quella fascia di popolazione cosiddetta intermedia, composta cioè da coloro che hanno capacità reddituali non sufficienti ad avere un alloggio subito. Ci rivolgiamo in particolare a giovani coppie con figli o senza, nuclei monoparentali come genitori separati e persone anziane sole, e a tutte quelle persone o famiglie con reddito medio-basso che rispondono ai requisiti dei bandi che verranno presto emessi”.
Alcuni alloggi potranno essere assegnati con patto di futura vendita (affitto/riscatto) per una progressiva stabilizzazione abitativa e altri assegnati come soluzioni abitative temporanee. A questo aspetto si aggiungono poi iniziative per la coesione sociale, l’integrazione della comunità di quartiere e la partecipazione alla vita di condominio, sviluppate in collaborazione con la cooperativa sociale perugina Asad. “Ci saranno aree verdi con parchi giochi aperti a tutti, anche a bambini con disabilità – ha portato come esempio la presidente di Asad Liana Cicchi –, e una sala polivalente a disposizione degli inquilini, ma anche dell’intera comunità locale. Pensiamo a un portiere sociale che, accanto alle mansioni tradizionali, svolga anche la funzione di segretario sociale, una figura cioè che possa recepire i bisogni degli inquilini e tradurli in risposte, o a un servizio di taxi sociale per permettere anche alle persone con problemi di mobilità di spostarsi. I servizi offerti saranno di diverso tipo, a domanda individuale o collettiva, gratuiti o retribuiti”.