Categorie: Economia & Lavoro Perugia

NUCLEARE: A PERUGIA CONSIGLIERE INDIANO CHIDAMBARAM ILLUSTRA POTENZIALITA’ NUOVE CENTRALI AL TORIO

Le prospettive di sviluppo e le potenzialità dell’energia nucleare sono state al centro del seminario “Energia e sicurezza, confronto sul nucleare” organizzato da Confindustria Perugia che si è svolto stamani. Il primo consigliere scientifico del Governo indiano e responsabile del progetto atomico che ha dotato l’India di energia nucleare Rajagopala Chidambaram ha illustrato il programma nucleare dell’India che nei prossimi dieci anni svilupperà una potenza totale attraverso le centrali nucleari di oltre 20.000 MWe. Il programma nucleare indiano prevede tre fasi: Reattori ad acqua pesante pressurizzata, Reattori autofertilizzanti e Reattori basati sul torio. L’India, attraverso tale progetto, si propone l’obiettivo di divenire il primo Paese di riferimento per le centrali nucleari di nuova generazione. Il progetto prevede, infatti, l’abbandono dell’utilizzo dell’uranio, le cui riserve potrebbero esaurirsi nel giro di poco tempo, che sarà sostituito dal torio. Una tonnellata di torio produce la stessa quantità energetica di 200 tonnellate di uranio ed è possibile contare su riserve estremamente abbondanti.Al seminario, moderato e introdotto dal presidente del Club per la ricerca e L’innovazione di Confindustria Umbria Gianluigi Angelantoni, ha partecipato anche Carlo Andrea Bollino, docente di economia politica all’Università di Perugia e Presidente del Gestore del Sistema Elettrico nazionale. Bollino e Chidambaram si sono confrontati sulle potenzialità e i limiti del nucleare ma anche su questioni di carattere più generale come i costi di produzione dell’energia, gli investimenti necessari per la ricerca, la sicurezza energetica e i cambiamenti climatici. “Le varie fonti energetiche come il nucleare e le rinnovabili – ha rilevato Chidambaram – dovranno giocare un ruolo importante per soddisfare la crescente richiesta mondiale di energia. Il rinnovato interesse odierno per l’energia nucleare nei Paesi già sviluppati è guidato sia da considerazioni di sicurezza energetica sia dalla minaccia dei cambiamenti climatici. Per fare in modo che il nucleare possa divenire anche ‘sostenibile’, quindi sicuro per l’ambiente e per l’uomo, è necessario che il ciclo rimanga chiuso”.