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Nozze al veleno, Spoleto sputtanata (a torto): sposo irrequieto pretende stop torneo in Piazza Duomo (Dì la tua)

E’ finita come auspicato anche da queste colonne, nel modo migliore per riconciliarsi con l'intera città. Terminata la cerimonia, infatti, gli sposi hanno fatto rialzare il canestro e si sono cimentati in qualche tiro a canestro provando anche qualche ‘schema’ anche con i ragazzi del torneo Uisp. Immortalati non solo dal loro fotografo ma anche da quanti si trovavano a passare per caso lungo piazza Duomo. Per la gioia degli organizzatori (presenti il presidente nazionale Uisp, quello della Uisp Lombardia e Tommaso Barbanera del Conspoleto che in serata hanno voluto inviare un attestato di stima a Tuttoggi.info) e degli stessi vertici comunale. Proprio come nelle favole….e vissero felici e contenti.
(aggiornato alle 1.20 del 24 lug.)
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Minacce di azioni legali, atteggiamenti del tipo “lei non sa chi sono io”, improperi, persino una sorta di lettera aperta, tutto pur di ottenere uno straccio di ragione. Che non hanno. Sarà lo stress accumulato per i preparativi delle nozze, che il giorno più bello della vita merita il massimo, fatto è però che una coppia di Roma (lei è originaria di Spoleto) ieri ce l’ha messa proprio tutta per far saltare i nervi ai funzionari del Comune. Che hanno invece reagito da veri signori, neanche fossero dipendenti di una agenzia specializzata nel wedding.
Nodo del contendere Piazza del Duomo, dove è in corso una manifestazione nazionale di basket, promossa dalla Uisp, che va sotto il titolo, guarda a volte le coincidenze, “Sport in piazza per tutti”. Non che ve ne fosse bisogno visto che da sempre le piazze più belle dItalia, da piazza di Spagna a Roma, piazza Duomo a Milano o piazza San Carlo a Torino, fanno spesso da cornice a manifestazioni sportive amatoriali e non (ping pong, volley, ciclismo, etc.). Ma torniamo alla notizia.

Ieri l’altro i due fidanzati (si sposeranno oggi pomeriggio) decidono per un ultimo sopralluogo in piazza e fanno l’amara scoperta: quei geni degli organizzatori, da non credere, avevano installato un canestro per i 200 ragazzi che partecipano all’iniziativa e ben tre gazebo; neanche a tinta unita, no, addirittura colorati. E che si fa così per una festa dello sport? Orribile visione. Il fidanzato comincia per la bile ad assumere un colorito giallognolo che lo fa più simile ad un futuro sposo cinese che ad caucasico doc.

Ieri mattina scatta la controffensiva: telefonate e visite in comune, fax con richiesta di accesso agli atti per verificare se la manifestazione è in regola e di interruzione della manifestazione e, tanto per non farsi mancare nulla, una serie di minacce di azioni legali. Ad ogni mossa, il nervoso sposo, non manca di ricordare ai vari interlocutori che lui è un legale che lavora in uno studio molto noto della capitale e che loro ospiti saranno avvocati di primo livello e dirigenti di banche mondiali. Estiqaatsi!

Un atteggiamento che ricorda quelli messi decine di anni orsono alla berlina da Totò (indimenticabile l’incontro con l’onorevole Trombetta) come da Nino Manfredi con la canzone “Lei non sa chi sono io”.
Lo sposo pretende di avere Piazza del Duomo totalmente libera per avere una scenografia perfetta nel giorno più bello della sua vita. Per carità, giusta aspettativa, ma non legittima. Peccato infatti che gli sia sfuggito un dettaglio “legale”, piccino picciò: non solo non ha informato il Comune dell’evento nuziale, ma non ha neanche richiesto (e quindi pagato) la tassa di occupazione di suolo pubblico.

Quella praticuccia che serve ad ogni mortale per ottenere l'uso di un bene pubblico. Che abbia scambiato la piazza pubblica, con tutta la scalinata, dalla quale fra poco scenderà la sposa, come proprietà della curia? Difficile da credere, perbacco, lui è un avvocatone.
I dipendenti comunali si mostrano fin troppo gentili e accondiscenti, pure troppo: alle 16 di ieri, in pieno lavoro straordinario (pagato dai contribuenti), viene organizzato un sopralluogo congiunto al termine del quale si stabilisce di spostare i gazebo su un lato della piazza, di sospendere – d’accordo con la Uisp – la manifestazione sportiva per due ore e, tante volte non bastasse, di abbassare pure il canestro. 10 e lode!

“Francamente non comprendo certi atteggiamenti – diceva ieri sera l’assessore allo sport Giancarlo Cintioli, che insieme al sindaco Benedetti ha seguito da vicino l’evolversi dell’affaire – abbiamo fatto tutto il possibile per accontentare le loro richieste. E’ stata concessa loro la Rocca per la cena nuziale, abbiamo modificato il programma di un evento nazionale, sgombrato la piazza, cosa si cerca di più?”. Ma all’avvocato, nonostante l’accordo di ieri, sembra non sia bastato, visto che poco fa un sito locale, che si è ben guardato dal verificare la notizia, ha pubblicato la sua lettera di denuncia nella quale si fanno anche pesanti illazioni sull’operato degli amministratori locali nella gestione dei beni monumentali. “Una lettera passibile anche di querela per diffamazione” dicono dal palazzo. Difficile sapere come andrà a finire; certo è che il legale ha perso un’altra opportunità per fare bella figura. Chissà che la bella sposa, descritta come persona simpatica e socievole, al termine del rito, per alleggerire la situazione, non decida di far rialzare il canestro e provare un tiro da “3”. Per il fotografo sarebbe uno scatto memorabile.

(Carlo Ceraso)
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