Capire quante e quali manifestazioni d’interesse sono arrivate per le aziende dell’ex Gruppo Novelli e la prospettiva per le varie realtà umbre. È per fare il punto su questi temi che i curatori fallimentari di Alimentitaliani, Fernando Caldiero e Giorgio Meo, hanno convocato le organizzazioni sindacali per venerdì mattina, a Terni.
I due professionisti – che sono anche i custodi giudiziari di Fattorie, Cantine e Bioagricola Novelli, oggetto di due sequestri, uno da parte del Tribunale di Castrovillari l’altro da quello di Terni – hanno risposto così, all’appello fatto due settimane fa dai sindacati di categoria proprio alla luce di quanto avvenuto nelle ultime settimane. Ma anche nella prospettiva che possa essere annullata dal giudice la vendita avvenuta nel 2016 delle quote ed i beni del Gruppo Novelli ad Alimentitaliani poi fallita un anno dopo; ipotesi molto concreta alla luce del recente pronunciamento del giudice ternano Nastri, il quale – dopo aver disposto i “sigilli bis” – ora dovrà pronunciarsi nel merito della revocatoria sulla cessione chiesta dalla curatela del Gruppo Novelli.
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Al centro della riunione, quindi, la delicata situazione che vede in qualche modo contrapposti i curatori fallimentari di Alimentitaliani e quello del Gruppo Novelli (il commercialista Marco Bartolini), chiamati però a questo punto ad operare insieme per lo meno nelle scelte per il futuro delle tre aziende agricole in bonis. Ma, appunto, c’è attesa di conoscere le manifestazioni d’interesse arrivate al tribunale di Castrovillari ed a Caldiero e Meo per le varie aziende del gruppo.
Fino ad oggi c’era il silenzio più completo sulle proposte avanzate. Nelle ultime ore, però, ad uscire allo scoperto è stata la Molini Popolari Riuniti di Umbertide, azienda che ha annunciato di aver presentato una manifestazione d’interesse per il sito Interpan di Amelia.
L’annuncio è stato fatto nel corso dell’assemblea annuale dei soci della Mpr che si è tenuta a Umbertide, durante la quale sono stati presentati i risultati di bilancio 2017. “Stiamo lavorando – aveva dichiarato il presidente della società cooperativa agricola Dino Ricci – per definire la proposta economica da sottoporre ai curatori fallimentari. Nel comparto della panificazione, che in questo esercizio ha confermato risultati positivi siamo interessati a una crescita ulteriore sia in termini di fatturato che di presenza territoriale. L’obiettivo che ci poniamo è realizzare nell’Italia centrale un polo cooperativo dei prodotti da forno nella logica di valorizzazione della filiera”.
L’aumento del 2,7% del fatturato (circa 62 milioni di euro quello complessivo) spinge infatti la Molini Popolari Riuniti a tentare nuovi investimenti sul settore della panificazione. Puntando sulla provincia di Terni: già ad aprile 2017, ha ricordato Ricci, “abbiamo inaugurato il ristrutturato impianto molitorio e centro stoccaggio di Amelia e nel mese di maggio è iniziata la produzione con relativa cessazione dell’impianto di Umbertide. È stato un investimento importante e impegnativo anche sotto l’aspetto finanziario. Ora stiamo producendo varie tipologie di farine, puntando sulla qualità e su produzioni con grani cento per cento italiani. Siamo soddisfatti dei primi mesi di attività”. Ed ovviamente l’eventuale acquisizione dello stabilimento Interpan di Amelia chiuderebbe il cerchio su un progetto su cui Mpr sta puntando molto.
I contorni dell’operazione, però, al momento non si conoscono. Già nel 2016, prima della cessione del Gruppo Novelli in blocco ad Alimentitaliani, infatti, era emerso un interessamento della società umbertidese sempre per un ramo d’azienda specifico; ma la battaglia fatta da istituzioni e sindacati di evitare spacchettamenti aveva spinto praticamente tutti a propendere per la proposta del gruppo iGreco (che però ha creato il caos attuale) e quindi della cessione ad Alimentitaliani al prezzo simbolico di 1 euro. Molto più di recente si era parlato invece dell’ipotesi di una partecipazione dei Molini Popolari Riuniti ad una cordata umbra interessata ad acquisire Alimentitaliani.
Di cosa ne sarà dei vari stabilimenti di Spoleto, Terni e Amelia, comunque, se ne potrebbe sapere di più a breve.