La Alimentitaliani è pronta a riaprire la trattativa con i sindacati e a firmare l’accordo ipotizzato una settimana fa al Mise per i lavoratori dell’ex Gruppo Novelli. Accordo che però non piaceva ad alcuni lavoratori e che aveva anche diviso le organizzazioni sindacali. Prendere o lasciare: suona così la nota diramata stamattina dalla nuova proprietà del gruppo agroalimentare, la famiglia Greco.
“La società Alimentitaliani srl, in considerazione degli ultimi appelli provenienti dalle istituzioni (Mise, Regione Umbria, Comune Terni etc.), rivolti alla sottoscrizione dell’accordo sindacale, – si legge nel comunicato stampa – comunica di essere disponibile immediatamente alla firma del testo di accordo predisposto dal Governo presso il Mise, già condiviso con le parti sociali”. Testo che però era stato in parte bocciato dai sindacati.
“Tale ulteriore disponibilità – prosegue l’azienda – viene formulata per rispetto alle istituzioni, del territorio e, non ultimo, per gli appelli ricevuti da molti dipendenti, a conferma del grande senso di responsabilità che ha da sempre contraddistinto il modo di agire dell’azienda”.
Intanto nelle ultime ore sulla ex Novelli è intervenuto anche il vicepresidente della Regione Umbria con delega allo Sviluppo Economico, Fabio Paparelli: “La situazione della vertenza Alimentitaliani e con riferimento all’Umbria, nello specifico le vicende legate alla sede di Terni, dopo molte settimane di incontri e verifiche rischia, ad oggi, di determinare situazioni che possono pregiudicare soluzioni utili all’azienda ed ai lavoratori”.
“Riteniamo che in questa condizione – ha detto il vicepresidente Paparelli – sia imprescindibile per le prospettive di sviluppo il raggiungimento di un’intesa che consenta di salvaguardare l’occupazione e la competitività dell’azienda sterilizzando le tensioni di queste settimane. In tal senso la Regione, d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico, chiede alle organizzazioni sindacali ed all’azienda un atto di responsabilità, e di rendersi disponibili, in tempi strettissimi, a raggiungere un accordo sulla base di quanto definito nel corso dei numerosi precedenti incontri”.
Nel frattempo, dopo le polemiche degli ultimi giorni e le ferie forzate a cui sono stati costretti una trentina di dipendenti amministrativi della sede di Terni, finalmente anche per loro è iniziato ad arrivare il pagamento delle spettanze.