La notte bianca dei Licei classici ha interessato anche il perugino: Mariotti di Perugia e Mazzatinti di Gubbio hanno partecipato all’edizione tenutasi il 15 gennaio. Le scuole sono rimaste aperte, lasciando lo spazio a momenti dedicati a letture dei classici, da Dante ai poeti latini e greci e in qualche caso addirittura nella lingua originale; e non sono mancate proiezioni, recite di teatro e concerti patrocinati dai comuni.
“Per molti anni la cultura classica è stata lasciata ai margini nelle dinamiche della società contemporanea e a tutti i livelli della formazione. Ma ora registriamo fortunatamente una profonda inversione di tendenza, un rinnovato bisogno di conoscere e ‘gustare’ le nostre radici culturali e questa seconda edizione nazionale della ‘Notte dei Licei’ ne è una prova coinvolgente ed entusiasmante. Il nostro convinto plauso quindi a tutti i licei umbri che hanno aderito a questa importante iniziativa”. Così la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Donatella Porzi che nel suo intervento di saluto alla manifestazione organizzata ieri dal Polo Liceale “Mazzatinti” di Gubbio ha sottolineato “con profonda soddisfazione” quei segnali “chiari e precisi” che indicano una ripresa di “interesse e di rinnovato vigore” degli studi classici.
“Registriamo, ad esempio, una crescente riscoperta del patrimonio monumentale di epoca romana – ha spiegato la presidente -; una pluralità di strumenti, anche di realtà virtuale, per apprezzarne la bellezza così come doveva essere; una divulgazione molto intelligente ed efficace attraverso la ricostruzione della vita di tutti i giorni dell’antica Roma. E sono sicura – ha aggiunto – che lo studio della lingua e della cultura greca sarà sempre attuale, perché forte e necessaria è l’esigenza di studiare nelle sue radici e forme iniziali la filosofia, il teatro, la scrittura della storia. Il profondo dramma che sta vivendo la Grecia moderna, quasi per paradosso, ci ha spinto poi con il cuore sempre più vicino a quella apparentemente lontana cultura classica che oggi nei Licei si riprende a studiare con convinzione e con forte passione intellettuale. Ecco perché il mito classico non può non permanere nel mondo moderno, come stasera ci farete vedere e capire con il vostro studio applicato a un tema così affascinante e sempre attuale”.
“Le contraddizioni e i drammi acuti e laceranti che oggi viviamo – ha aggiunto Porzi -, tra sviluppo e povertà, integrazione e razzismo, intelligenza naturale e intelligenza artificiale, unità e rottura della famiglia, rapporto fra i sessi e differenze di genere, ateismo e spiritualità, creazione ed evoluzione, sembrano altrettanti argomenti della mitologia greca e latina calati nella nostra quotidianità. E tutto ciò, nella sua grande complessità – ha concluso – ci può dare la misura del fatto che il mito non è una costruzione che vive sopra le nostre teste, ma un racconto che vive e si alimenta delle risposte, individuali e collettive che riusciamo a dare a tutti i problemi e alle brutture che la vita ci propone”.