Con propria sentenza, depositata in data odierna in Segreteria, il Tribunale Amministrativo Regionale per l’Umbria ha respinto il ricorso presentato contro il Comune di Norcia dall’ex presidente dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona (APSP) “Fusconi-Lombrici-Renzi”, Domenico Coccia, per l’annullamento dei decreti n. 34 e n. 36 del mese di settembre 2014, attraverso i quali il sindaco Nicola Alemanno aveva rispettivamente ufficializzato la decadenza dello stesso Coccia da presidente pro-tempore del Consiglio di Amministrazione dell’APSP e nominato, come suo sostituto, il presidente attualmente in carica Claudio Millefiorini.
“La sentenza – commenta il Sindaco Alemanno – avvalora e dà ragione all’intero nostro percorso intrapreso sulla vicenda. Conferma quanto annunciato nei giorni scorsi dalla stessa Regione Umbria e non lascia spazio a fraintendimenti. Il Collegio amministrativo regionale – continua – ha ritenuto il ricorso ‘non meritevole di positiva valutazione’, e questo anche sulla base di quanto previsto dall’art. 19 dello Statuto dell’APSP che ‘in caso di inerzie del CdA’ prevede che ‘la decadenza (dei consiglieri e del presidente) sia dichiarata dal Sindaco del Comune di Norcia … salvo il disposto dell’art. 20 del D. Lgs. 207/01’”.
In base alla sentenza, infatti, la potestà in capo al sindaco “è ravvisabile sia sulla scorta dell’art. 19 dello Statuto dell’APSP sia ai sensi dell’art. 25 dello stesso Statuto: la prima disposizione si applica nelle ipotesi di decadenza e irregolarità nell’assolvimento del mandato qualora il Consiglio di Amministrazione non vi provveda e l’altra è espressione del più generale potere di vigilanza che il Comune divide con la Regione”.
“Ho semplicemente applicato la normativa vigente – conclude il sindaco Alemanno – quella che altri, volendolo, avrebbero potuto far valere in qualsiasi momento”.