La città di Norcia è sconvolta dal femminicidio avvenuto martedì mattina a Fonte Nuova di Roma e con protagonisti due sue concittadini. Annarita Morelli, 72 anni, uccisa con una colpo di pistola dall’ex marito mentre era appena salita in macchina, era originaria di Biselli. Domenico Ossoli, 73 anni, è invece di Ocricchio, e qui risulta regolarmente residente, pur dividendosi da anni tra la Valnerina e Roma. In un’abitazione che ora è stata posta sotto sequestro dai carabinieri della Compagnia di Norcia, guidati dal capitano Simone Alfano, su delega della Procura della Repubblica di Tivoli.
Domenico era a Norcia anche nei giorni scorsi. In diversi lo hanno incontrato e d’altronde frequentava attivamente la comunità, anche come volontario dell’Auser nell’accompagnare gli anziani a visite mediche e terapie in ospedale, come racconta il sindaco Giuliano Boccanera. Non è chiaro quando ha preso la pistola – regolarmente detenuta e che custodiva ad Ocricchio, insieme ad un’altra che è stata ora sequestrata – con cui martedì mattina ha sparato alla moglie. Aspetti su cui appunto stanno indagando i militari dell’Arma.
L’unica certezza è che seguiva i movimenti di Annarita, che gli aveva chiesto la separazione dopo 40 anni di matrimonio e 3 figli; una separazione che era oggetto di lite stando a quanto emerso dai racconti dei loro conoscenti. E martedì mattina, quando lei è salita in macchina dopo essere stata dal veterinario, l’ha freddata con la pistola. La donna si è accasciata al volante, senza scampo. Poi l’uomo si è affacciato al bar-tabaccheria lì vicino e ha chiesto di chiamare i carabinieri, ché aveva ucciso sua moglie. I militari dell’Arma l’hanno trovato lì, ad aspettarli: ha consegnato loro la pistola e li ha seguiti in caserma, dove poi è stato dichiarato in stato d’arresto per omicidio aggravato dalla premeditazione.
Già nella giornata di ieri la notizia è arrivata a Norcia, dove sia la famiglia di Domenico che quella di Annarita sono conosciute Niente avrebbe fatto pensare nella comunità locale che il 73enne potesse compiere un gesto così efferato. “Mi dispiace molto per quello che è accaduto – è il commento del sindaco Boccanera – non conoscevo lei, ma lui sì: è una persona tranquilla, non avrei mai immaginato tutto ciò. Da quando è in pensione dal lavoro di autista di autobus è molto attivo qui ed è volontario Auser”.
Anche la fedina penale di Domenico Ossoli è pressoché pulita: avrebbe dei piccoli precedenti penali datati diversi anni fa, negli anni ’80, ma non per reati contro la persona. D’altronde deteneva legalmente due pistole, la cui custodia era proprio nella sua residenza di Ocricchio; una l’aveva portata con sé a Fonte Nuova per mettere in atto il femminicidio, l’altra era rimasta nella frazione nursina e qui è stata sequestrata, insieme all’intera abitazione.