L’atto ufficiale è stato firmato nelle ultime ore dal prefetto di Perugia, Armando Gradone: il Comune di Norcia è stato commissariato. Dopo le dimissioni, annunciate lunedì mattina in consiglio comunale, dal vicesindaco reggente Giuliano Boccanera e da altri 6 consiglieri di vari schieramenti, l’amministrazione è ufficialmente decaduta. A guidare il Comune per le attività straordinarie sarà – da qui all’esito delle elezioni dell’8 e 9 giugno – il viceprefetto aggiunto Francesca Saladino.
Un commissariamento che varie forze politiche cittadine hanno provocato per evitare di far rientrare a palazzo comunale, nelle sue funzioni, anche se per pochi giorni, il sindaco Nicola Alemanno, sospeso per un anno dopo la condanna in primo grado per abuso d’ufficio ed assolto in appello nella giornata di ieri per tale reato (ma condannato a 8 mesi per l’ipotesi di falso), in merito alla sede della Pro loco di Norcia autorizzata dopo il terremoto con le normative emergenziali nonostante non ci fossero i requisiti. Al pari della vicenda relativa a Casa Ancarano, che aveva visto il primo cittadino condannato per abuso edilizio: sotto la lente degli inquirenti, in entrambi i casi, c’erano non solo la non provvisorietà delle opere, ma anche la finalità, che non erano tra quelle previste dalle ordinanze emergenziali di protezione civile che permettevano di bypassare la normativa ordinaria dopo il terremoto del 2016. Discorso diverso, invece, per quanto riguardava il Centro Boeri, con Alemanno assolto perché quest’ultima struttura aveva anche finalità istituzionali.
L’assoluzione in secondo grado dall’abuso d’ufficio (mentre per il reato di falso si prospetta la prescrizione a breve) permetterà ad Alemanno di ricandidarsi a sindaco, come già annunciato da tempo, e lo vedrà scontrarsi con il suo ex vicesindaco Boccanera, con Cristina Sensi (già sua assessora per più mandati) e con Francesco Filippi.