I moduli prefabbricati che ospitano la banca, così come le case mobili lì accanto, sono abusivi e vanno demoliti. Il Comune di Norcia ha ordinato la demolizione di cinque strutture prefabbricate situate nel piazzale della stazione di servizio Esso, lungo il viale della Stazione. L’ordinanza comunale porta la data del 24 gennaio e nasce da una segnalazione giunta in Comune a inizio settembre scorso da parte dei carabinieri.
Le strutture provvisorie, è stato accertato dagli uffici comunali in seguito ad un sopralluogo effettuato a dicembre, sono state eseguite “in assenza di titoli abilitativi rilasciati da parte del Comune di Norcia, nonché da altro Ente in possesso di poteri derogatori e surrogativi”.
L’ordinanza, notificata al privato proprietario dell’area ed al Demanio (parte del terreno è infatti demaniale), obbliga quindi alla demolizione delle opere abusive entro 90 giorni (prorogabili di altri 30). Ad essere contestate sono 5 diverse strutture. Nel dettaglio si tratta di tre case mobili provvisorie, poggiate sopra a blocchi di cemento, utilizzate dagli sfollati del terremoto per dormire e vivere, una struttura in legno poggiata su una pavimentazione esistente ed utilizzata come magazzino ed infine un plurimodulo prefabbricato, poggiato su un basamento in calcestruzzo, che ospita la sede provvisoria della BCC di Spello e Bettona.
Banca che non è parte in causa nel provvedimento comunale e che si era già attivata per individuare una sede definitiva a Norcia, al cui territorio aveva donato, attraverso la Federlus, 315mila euro per finanziare progetti di sviluppo. “Stiamo individuando una nuova sede e contiamo tra un mese circa di trasferirci” spiega a Tuttoggi.info il direttore generale della Bcc Maurizio Del Savio. Insomma la problematica era nota e che la struttura prefabbricata fosse solo temporanea era risaputo. Per questo l’ordinanza appare soltanto come un atto dovuto all’interno di una situazione complicata.
La questione è infatti delicata e fa riferimento al corto circuito normativo-operativo venutosi a creare dopo la sequenza sismica che ha coinvolto il centro Italia a partire dal 24 agosto 2016. I ritardi sulla consegna di alloggi di emergenza, ma anche strutture commerciali (ad oggi a Norcia sono state consegnati due terzi delle Sae e i prefabbricati per molte attività economiche sono in alto mare) hanno portato molti cittadini a ricorrere al ‘fai da te’. Con normative che non hanno supportato adeguatamente tale fase transitoria. E così, se il Comune in pompa magna, con tanto di banda cittadina e sindaco in fascia tricolore, aveva preso parte all’inaugurazione della sede temporanea dell’istituto di credito, ora non ha potuto far altro che emettere l’ordinanza di demolizione (contro cui comunque è possibile far ricorso al Tar).
Nella foto un momento dell’inaugurazione della banca