Le prime soluzioni abitative emergenziali (Sae) a Norcia, le cosiddette casette prefabbricate, sono state assegnate ieri dopo l’annunciata e contestata estrazione a sorte. Ma presto ne arriveranno altre: le prime, 17, quasi pronte, nella frazione di San Pellegrino, le altre, circa 65, per cui ci vorrà qualche settimana ancora (ieri è stata pubblicata la gara d’appalto per le urbanizzazioni), nella zona industriale. Mentre a breve partirà la gara anche per altre 90. A spiegarlo è stato ieri pomeriggio il sindaco Nicola Alemanno nel piazzale del (nuovo) Coc in viale XX Settembre, prima di procedere con il sorteggio dei 20 fortunati (oltre ad alcune riserve) a cui assegnare le casette tra i 90 che componevano un primo elenco, parziale (integrato ieri pomeriggio e che ha visto anche alcune rinunce), degli aventi diritto dopo il primo terremoto del 24 agosto.
Nei prossimi 5 giorni verranno effettuate tutte le verifiche sui nuclei estratti per controllare la veridicità delle autocertificazioni. Poi avverrà l’aggiudicazione definitiva, mentre la consegna delle casette, dopo queste ultime procedure necessarie alla stipula dei contratti delle utenze, avverrà entro un paio di settimane.
E’ in corso da qualche giorno infatti l’operazione che porterà a rimuovere le macerie della chiesa di San Benedetto e della concattedrale di Santa Maria Argentea, che verranno stipate in una struttura nella zona industriale. Il personale del Mibact si sta occupando in questi giorni del complicato compito di dividere le pietre antiche, che fanno parte dei beni culturali e che verranno utilizzate per ricostruire le chiese, e quelle di nessun conto. Intanto i vigili del fuoco fanno sapere che dal 24 agosto nelle zone del Centro Italia colpite dal terremoto sono stati ben 42.896 i recuperi di beni da case e attività.
Nei cimiteri riaperti viene data la possibilità ai privati cittadini, concessionari di cappelline e sepolcri, di poter effettuare lavori di manutenzione e/o messa in sicurezza delle sedi sepolcrali lesionate dal sisma previa autorizzazione comunale.
Il Comune nei giorni scorsi ha pubblicato l’elenco di 67 feretri rimossi dai cimiteri di Campi, Norcia Capoluogo, San Pellegrino e Ospedaletto. Cliccando qui si può scaricare il file aggiornato.
Qui è possibile consultare tutte le domande e risposte relative alle verifiche di agibilità
Procedura che prevede il prosieguo dei controlli con la procedura Fast, a cui dovrà seguire – nel caso in cui l’esito sia di “non utilizzabilità” – una perizia giurata da parte di un tecnico privato per redigere la scheda Aedes in base alla quale si potranno effettuare gli interventi di messa in sicurezza o ricostruzione ed attingere ai relativi contributi. Ma sono diversi i cittadini che hanno annunciato l’opposizione all’esito Fast o anche alle stesse schede Aedes: spesso più verifiche sullo stesso immobile hanno portato ad esiti contrapposti.
In questa situazione c’è anche chi cerca di approfittarsene. In particolare a Norcia ci sarebbero dei tecnici privati che vanno casa per casa dicendo di essere stati mandati dal Comune per eseguire i sopralluoghi, con l’obiettivo di farsi poi dare l’appalto dal cittadino per redigere la scheda Aedes e per occuparsi delle procedure relative ai lavori di messa in sicurezza degli immobili.
A denunciare la situazione è la stessa amministrazione comunale nursina: “A seguito di alcune segnalazioni pervenuteci, il Comune di Norcia specifica che dal suddetto Ente non è stato dato mandato ad alcun soggetto privato, altresì a professionisti, di effettuare sopralluoghi in abitazioni private del territorio comunale per la redazione di schede Aedes. Con l’occasione ricordiamo che i tecnici ufficialmente accreditati sono distinguibili dal giubbotto della Protezione Civile Regionale e badge o tesserino ‘a vista’, recante nome, cognome e qualifica dell’incaricato”. Il sindaco ha allertato i Vigili urbani e la Tenenza dei Carabinieri affinché effettuino ogni verifica del caso.
Nel frattempo, finite le festività natalizie, il commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani ha pubblicato tre nuove ordinanze per aggiungere nuovi tasselli verso il ripristino degli edifici. Come preannunciato, dopo l’ordinanza per la ricostruzione leggera (sugli immobili che hanno riportato danni lievi), è stata emessa ora quella relativa alle attività produttive. Le “Misure per la riparazione, il ripristino e la ricostruzione di immobili ad uso produttivo distrutti o danneggiati e per la ripresa delle attività economiche e produttive nei territori colpiti dagli eventi sismici del 24 agosto, 26 e 30 ottobre 2016” sono contenute in un file di 43 pagine. Nell’ordinanza non si parla soltanto di ricostruzione, ma anche delle “misure di compensazione dei danni a scorte, beni mobili strumentali e prodotti di attività economiche e produttive” a seguito del terremoto del 24 agosto, del 26 ottobre e del 30 ottobre. E’ finanziabile anche l’acquisto di interi immobili dove delocalizzare definitivamente l’attività produttiva
QUI IL TESTO DELL’ORDINANZA PER LA RICOSTRUZIONE DELLE IMPRESE
Altra ordinanza, ancora più corposa, (qui è possibile consultarla integralmente) è quella che stabilisce un primo passo per la costituzione della cosiddetta white list di imprese che si potranno occupare degli interventi di ricostruzione e riparazione. Il testo contiene le disposizioni “finalizzate ad assicurare la massima trasparenza nel conferimento degli incarichi di progettazione e direzione dei lavori attraverso l’istituzione di un elenco speciale dei professionisti abilitati, denominato «elenco speciale», con la definizione dei criteri finalizzati ad evitare concentrazioni di incarichi che non trovano giustificazione in ragioni di organizzazione tecnico-professionale”.
Proprio per i professionisti si terrà domani un incontro a Foligno, come fa sapere una nota della Regione Umbria. Domani, venerdì 13 gennaio, con inizio alle ore 9,30, nell’Auditorium San Domenico di Foligno, si svolgerà infatti un incontro rivolto ai tecnici comunali ed ai liberi professionisti per illustrare le principali norme ed ordinanze riguardanti la fase della ricostruzione post sisma per poter garantire una pronta e piena operatività dei tecnici e degli ordini professionali. Relatori saranno il presidente della Regione Umbria (vice commissario alla ricostruzione) Catiuscia Marini, il direttore regionale Diego Zurli ed il dirigente della Protezione Civile della Regione Umbria, Alfiero Moretti. Sarà anche presente il Commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani.
C’è anche una terza ordinanza di Errani pubblicata in questi giorni, ed è relativa alla “Istituzione e funzionamento del Comitato tecnico scientifico della Struttura del Commissario straordinario del Governo”. Si tratta di 13 esperti “di comprovata esperienza in materia giuridica, di urbanistica, ingegneria sismica, tutela e valorizzazione dei beni culturali” che si occuperanno della “definizione dei criteri di indirizzo, vincolanti per tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nel processo di ricostruzione, per la pianificazione, la progettazione e la realizzazione degli interventi di ricostruzione con adeguamento sismico degli edifici distrutti e di ripristino con miglioramento sismico degli edifici danneggiati, in modo da rendere compatibili gli interventi strutturali con la tutela degli aspetti architettonici, storici e ambientali, anche mediante specifiche indicazioni dirette ad assicurare una architettura ecosostenibile e l’efficientamento energetico”.
Ai membri del comitato non spettano emolumenti o gettoni di presenze, soltanto eventuali rimborsi spese, fino ad un tetto massimo annuale complessivo di 30mila euro. Tra i 13 esperti c’è uno spoletino, il professor Massimiliano Barchi, professore all’Università degli studi di Perugia e molto legato al territorio, avendo curato anche ricerche e conferenze su Spoleto, la Valnerina ed i terremoti.
Questo l’elenco completo dei membri del Comitato tecnico scientifico sulla ricostruzione: