Cronaca

“Nonno orco” nel folignate, offriva dolci in cambio di sesso

Soldi alle giovani vittime degli abusi, pur di uscire in fretta dal processo. L’indagine emerse nel luglio del 2015 quando un ragazzino di 14 anni raccontò alla madre che un compaesano gli aveva detto che gli avrebbe dato due euro per il gelato se fosse andato nel suo garage.

Poi però, una volta lì, lo aveva bloccato e lo aveva spinto verso il muro e lo aveva baciato. Stessa sorte, o simile, era toccata anche ad una ragazzina che, all’inizio degli abusi, aveva 13 anni. Ad un 17enne con cui invece ebbe rapporti completi, diede delle ricariche telefoniche.

Ora la sentenza con rito abbreviato per il pedofilo 84enne residente nel folignate potrebbe arrivare già il 29 maggio prossimo. Ma ieri mattina, si sarebbe dovuta tenere l’udienza in cui le parti avrebbero discusso ma non c’è stata. Perché c’è una trattativa in corso. Udienza rinviata dunque ad una data entro la quale le parti civili, potrebbero essersi ritirate dal procedimento celebrato con giudizio immediato. Secondo quanto emerge infatti, è in corso una mediazione relativamente ad un risarcimento che l’imputato sarebbe disposto a pagare alle vittime e allo loro famiglie, che, in questo caso, si ritirerebbero. Senza contare che il risarcimento in questa fase costituirebbe di per sé, un’attenuante.

L’ultraottantenne, accusato da cinque minorenni di essere stati molestati da lui nel suo garage in cambio di pochi contanti, caramelle o piccole regalie, è stato anche soggetto a perizia psichiatrica dallo specialista nominato dal gup su richiesta del suo avvocato. Il medico aveva messo nero su bianco che l’imputato era capace di intendere e di volere al momento dei fatti ma che, stando a quanto detto dal suo avvocato, “non è socialmente pericoloso”.

Quindi, tra la scelta del rito abbreviato e la possibile attenuante che potrebbe scaturire dal risarcimento delle vittime, l’anziano, che di fatto ammette gli addebiti, anche tramite il suo legale punta a ridimensionarli, anche in virtù del loro consulente medico legale che ne ha accertato una “capacità di intendere e di volere grandemente ridotta” potrebbe cavarsela con una pena molto bassa.