L'episodio è avvenuto fuori dai cancelli dal "Mazzatinti" di Gubbio, la dirigente ha convocato le famiglie ma la vicenda non avrebbe avuto risvolti penali | Critico Marchetti (Lega) "Aggressore va punito"
Brutto episodio venerdì mattina (6 ottobre) nel piazzale antistante il Liceo “Mazzatinti” di Gubbio, dove si stava svolgendo il Fridays for Future, manifestazione studentesca di protesta contro l’uso dei combustibili fossili e il cambiamento climatico.
Nell’esagitazione del momento, durante la quale i giovani hanno pure barricato la scuola chiudendo il cancello principale (poi riaperto dai dipendenti), schierando un cordone per sbarrare l’accesso all’edificio, un ragazzo del secondo anno, che aveva intenzione di entrare in classe e non aderire allo sciopero, è stato colpito da un pugno, che sarebbe stato sferrato uno studente del quinto anno. Il minore, sanguinante al volto, è stato subito soccorso da alcuni presenti.
La dirigente scolastica Mariella Marinangeli, che ha sottolineato come l’episodio sia avvenuto all’esterno della scuola, ha convocato le famiglie di entrambi i ragazzi coinvolti. Da quanto emerge, per evitare conseguenze penali, non sarebbe stata sporta alcuna denuncia e la vicenda potrebbe risolversi solo con un provvedimento disciplinare nei confronti del maggiorenne.
A chiedere però una misura più severa nei confronti dello studente più grande è il segretario della Lega Umbria Riccardo Augusto Marchetti che giudica tale episodio “vergognoso. Il presunto aggressore è maggiorenne ed è giusto che risponda di ciò che ha fatto e venga punito. Protestare è un diritto, farlo in modo pacifico è un dovere morale che i ragazzi devono imparare sin dall’adolescenza, chiunque è libero di scendere in piazza e far sentire la propria voce, con massimo rispetto di chi invece la pensa in modo diverso”.