Si tinge di “giallo” con pressoché certo seguito nelle aule di tribunale, l’aggressione denunciata ieri dalla Sindaca di Castel Ritaldi, Elisa Sabbatini, che, intenta ad entrare domenica scorsa nell’istituto scolastico che ospitava il seggio elettorale, era stata a suo dire spintonata da un’altra donna che l’avrebbe così mandata a sbattere contro un gancio della cancellata di ingresso riportando dei traumi refertati al pronto soccorso con una prognosi di sette giorni. La denuncia è stata presentata ieri mattina dalla Sindaca ai carabinieri della locale stazione di Castel Ritaldi.
La notizia è così rimbalzata su quotidiani e tv nazionali e, pur non essendo stati ancora chiariti i contorni della vicenda, a cominciare (dettaglio di non poco conto) dalle motivazioni della presunta aggressione, sui social c’è chi ha voluto speculare su una origine di natura ideologica, vista anche la competizione elettorale in atto.
L’identità della presunta autrice del gesto era e sarebbe rimasta ignota, se non che nella piccola Castel Ritaldi, poco più di 3mila anime, l’episodio ha ben presto fatto il giro della cittadina e qualcuno, indubbiamente informato in qualche modo dell’episodio, ha cominciato a far circolare il suo nominativo tanto che, nel giro di poco, la questione è arrivata a conoscenza della diretta interessata.
La quale, nel pomeriggio di ieri, ha diramato un comunicato stampa con il quale non solo prende le distanze dalla ricostruzione fatta dalla prima cittadina, ma annuncia una controquerela e azioni legali verso quanti l’hanno diffamata.
Non solo. La signora, Simona Montioni, molto conosciuta e stimata nel comprensorio, a quanto fa sapere si è già rivolta agli inquirenti e chiesto l’acquisizione dei video delle telecamere presenti in zona.
Leggiamo la nota: “Sono sconvolta dalle tantissime telefonate ricevute questa mattina e dalle quali ho appreso, con stupore e sconcerto, di essere stata indicata come l’autrice di una presunta aggressione al Sindaco di Castel Ritaldi che sarebbe avvenuta nella serata del 17 novembre, davanti al seggio elettorale” scrive la Montioni “Respingendo con forza e sdegno questa ingiusta accusa, dalla quale sarà mia cura e interesse tutelarmi in tutte le sedi, rendo noto di aver già rappresentato alle Autorità questa situazione che sto subendo con profondo disagio e angoscia. A mia tutela e al fine di ristabilire subito la verità dei fatti, totalmente difformi a quanto rappresentato dai giornali locali, senza lasciare spazio ad interpretazioni calunniose e fuorvianti, nonché gravissime, ho sollecitato io stessa alle Autorità competenti l’acquisizione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza che, nella zona indicata, sono ben visibili e presenti. Preciso di non essere affrancata a nessun partito politico e tantomeno tesserata, per cui ogni allusione in merito è puramente pretestuosa e tendenziosa. Mi riservo di promuovere ogni azione a tutela della mia persona e onorabilità, del mio senso civico e del rispetto che nutro verso le istituzioni. Data anche l’ampia eco che questa vicenda surreale e grottesca sta avendo sui social, su alcuni organi di informazione, compresi i post offensivi e diffamatori dei sostenitori effettuati senza alcuna previa verifica e/o conoscenza diretta dei fatti, mi riservo di promuovere ogni azione anche nei loro confronti. In ogni caso, vista la posizione unilaterale presa dai mezzi di informazione, mi rendo disponibile ad un confronto diretto con chiunque sia interessato a conoscere il reale accadimento dei fatti” conclude la nota diramata ai mass media.
Tuttoggi ha contattato quindi la signora per avere la sua versione dei fatti: “preferisco che questi, per come si sono veramente svolti, vengano ricostruiti dagli organi preposti cui, come detto, mi sono già rivolta. Saranno sufficienti le telecamere e i testimoni che erano vicini a me”.