Non ci furono né corruzione né peculato nella vicenda della sede temporanea della Bcc di Spello e Bettona inaugurata a Norcia dopo il terremoto del 2016. Lo ha stabilito questa mattina il tribunale di Spoleto assolvendo tutti gli imputati, tra cui l’ex sindaco Nicola Alemanno. Per lui, difeso dall’avvocato Luisa Di Curzio, è stata la fine di un incubo.
In quattro erano finiti sotto processo: oltre all’ex primo cittadino – che pochi giorni fa è stato dichiarato decaduto dal Consiglio comunale dove sedeva nei banchi dell’opposizione per via della legge Severino per un altro processo – sotto accusa c’erano l’allora responsabile dell’area finanziaria del Comune di Norcia, Loretta Marucci, gli allora direttore generale della Bcc Maurizio Del Savio e il vicedirettore Maurizio Carnevale.
L’inchiesta era venuta alla luce nel 2019 ed era l’ennesima – anche se in questo caso i reati contestati erano molto più gravi – che vedeva l’allora sindaco Alemanno indagato per aver autorizzato con procedure emergenziali post sisma strutture che in realtà non avrebbero potuto essere autorizzate in questo modo. Ma il tribunale di Spoleto oggi ha stabilito che non vi fu alcun reato, assolvendo tutti gli imputati.