Un italiano di 50 anni residente a Città di Castello, forse spinto dalla crisi economica che il Paese sta attraversando e dall’aumento delle bollette, ha pensato bene di risparmiare tagliando le spese per i consumi di energia elettrica. Per farlo ha approfittato della vicinanza di un lampione dell’illuminazione pubblica alla propria abitazione, creando un semplice collegamento tra il proprio contatore ed il lampione stesso.
Così facendo, da quel momento, tutti i consumi sono stati inevitabilmente contabilizzati a carico del Comune. L’allaccio abusivo però non è sfuggito agli occhi esperti dei tecnici dell’Enel i quali, notando lo strano filo che collegava il lampione all’abitazione, hanno subito richiesto l’intervento dei Carabinieri. Sul posto si è portata una pattuglia della locale Stazione i cui militari, ritenendo di essere nella flagranza del reato di furto, sono entrati nel locale ove è posizionato il contatore, consentendo ai tecnici il distacco dell’allaccio abusivo.
Il 50enne proprietario di casa, al momento assente, ha successivamente giustificato il gesto asserendo di stare attraversando un difficile momento finanziario. L’uomo è stato comunque denunciato in stato di libertà con l’accusa di furto aggravato.