Categorie: Cronaca Spoleto

Non accetta separazione e comincia a pedinare e minacciare la moglie / 59enne a processo per stalking

(Jac. Bru.) – Stalking, violazione di domicilio e calunnia. Questi i reati che un 59enne residente nel comprensorio spoletino avrebbe commesso reiteratamente nei confronti della moglie – dalla quale si stava separando – a cavallo fra il 2009 e il 2011. Già gravato dal provvedimento di allontanamento dalla casa familiare, l’uomo si sarebbe comunque presentato più volte a casa della donna, trattenendosi – questo è quanto raccontano le carte processuali – per diverse ore con fare minaccioso contro la sua volontà.

L’avrebbe pedinata e molestata, sia di persona che per telefono, intimandole di desistere dalle azioni legali già intraprese contro di lui se non voleva rischiare di incorrere in qualche spiacevole episodio. Un comportamento questo che avrebbe generato nella poveretta uno stato cronico di ansia e timore per la sua incolumità, oltre che per quella dei familiari. La rabbia dell’uomo infatti si sarebbe manifestata anche nei confronti dei genitori della moglie, che avrebbe minacciato a più riprese costringendoli a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine per farlo allontanare dalla loro casa.

Stando al quadro accusatorio la sua condotta non sarebbe stata migliore con i figli, un maschio e una femmina. In un occasione sarebbe persino arrivato a sferrare senza alcun motivo un calcio al cagnolino del figlio minore, fermandosi poi solo grazie al provvidenziale intervento del suocero.

Il processo si è aperto oggi con un’udienza filtro dinanzi al giudice Roberto Laudenzi e al pubblico ministero Roberta Maio, ed è stato rinviato al 2015. L’imputato è difeso dall’avvocato Salvatore Ferocino del foro di Perugia.

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