Nomine SII, duro atto d'accusa del M5S che chiede un confronto con Bellini. 'Inciucio' Pd-Ap, M5S avverte "Salta tutto"
Intesa Partito Democratico-Alternativa Popolare su nomine SII, Fabio Moscioni (M5S) parla di “Accordo politico al posto di bando pubblico” e avverte: “Se salta Terni, salta anche la Regione. Appare evidente che nella provincia di Terni si stia favorendo un inedito accordo politico tra Bandecchi e il Partito Democratico” – continua Moscioni che precisa: “È a dir poco fuori dal mondo cercare di costruire una narrazione filantropica per giustificare questo accordo politico. Facendolo su un tema estremamente serio come quello dell’acqua pubblica. Stiamo parlando di una società per azioni controllata da un socio privato quotato in borsa che come mission ha quella di fare profitto sulla remunerazione degli investimenti attraverso le tariffe degli utenti”.
M5S “Tornare al controllo analogo”
“Non prendiamoci in giro. L’unica azione che la politica potrebbe fare per ricondurre sotto il controllo pubblico e democratico l’acqua è riportare la gestione nella forma del cosiddetto “controllo analogo” esercitato in maniera congiunta da parte dei comuni – spiega Moscioni – riconducendo quindi tutte le normative pubbliche in termini di assunzioni e di appalti. Se avessero davvero come obiettivo la ripubblicizzazione dell’acqua dovrebbero rendere sempre più marginale la quota privata fino alla scadenza contrattuale, riconducendo nella forma dell’in house providing la gestione a partire dal 2031″.
Perdite e bollette, M5S vuole un chiarimento con Bellini
“I risultati di 20 anni di privatizzazione sono evidenti. Il 54% dell’acqua immessa negli acquedotti viene dispersa dalle perdite presenti nella rete e le bollette sono tra le più alte d’Italia con 586 euro all’anno a famiglia, il 10% in più rispetto a Perugia. Come coordinatore provinciale del M5S chiederò un chiarimento urgente al segretario provinciale del Partito Democratico, Fabrizio Bellini – conclude Moscioni – Come ribadito più volte in ogni sede il M5S agisce in maniera coerente su tutti i livelli istituzionali. Se questo è il prologo di un accordo politico tra il Partito Democratico e Alternativa Popolare nei comuni e nella provincia di Terni non possiamo che prendere atto che tale scelta sarà speculare anche nei comuni dell’Umbria settentrionale, per la Provincia di Perugia e per la Regione”.